I ARCHIVIO
Il Decennale della Galleria Biffi Arte
Gli amore degli altri
Dal nulla al sogno
Ulisse
L’eterna perfezione del Bello: Bernini, Canova; Wildt
Antonio Ligabue. Pitture e sculture
Piacenza, le sue frazioni e altre storie
Karl Marx: avere o essere?
Contro la cultura
La letteratura, per fortuna
La mostra di Carlo Baruffaldi
Seduzione e potere. La donna nell’arte tra Guido Cagnacci e Tiepolo
Sabato 11 novembre 2017 ore 17
Art coach | Antonio D’Amico
Mostra in corso al Polo Museale di Gualdo Tadino
La mostra racconta come, in ambito artistico, la donna sia spesso al centro di un antico binomio che vede potere e seduzione indissolubilmente legati. Racconti mitologici, biblici e allegorici, generano iconografie complesse dalle quali emerge un femminile di volta in volta ricco di pathos, misticismo, sensualità e teatralità, in un gioco audace di rimandi che allude, coinvolge e incanta.
Caravaggio vero o falso?
Il Caravaggio con l’asterisco che divide Brera
Il momento in cui la giovane e bella Giuditta mozza la testa di Oloferne, generale delle truppe di Nabucodonosor è, fra gli episodi narrati nell’Antico Testamento, uno dei più amati dagli artisti del Seicento, soprattutto da quelli dediti alla pittura di realtà, proprio per il cruento e coraggioso gesto della donna. Esamineremo la bellezza di numerosi dipinti dedicati a questo tema nei primi trent’anni del Seicento e tenteremo di risolvere un enigma legato al recente ritrovamento di una nuova versione di Giuditta e Oloferne non unanimemente attribuita a Caravaggio. Chi sarà l’autore di questa tela?
Guercino e la musica
ore 18.30 – Concerto in Cattedrale
Dolci miei sospiri
Il concerto si svolgerà in Cattedrale, ed è offerto alla città da Biffi Arte in occasione della mostra dedicata al Guercino. I gruppi musicali Enerbia ed Eudaimonia eseguiranno brani del Seicento italiano ed europeo con tiorba, liuto, violino, flauto e voci.
Italo testa presenta “Tutto Accade ovunque”
Tutto accade ovunque per Italo testa – la materia psichica, fisica e in senso ampio naturale – fluisce fino a costruire un campo elettrico, mentale e vegetale, un continuum in cui si danno improvvise accensioni, intermittenze, possibilità. >eppure questo libro non è solo una rete di riverberi sparsi sulla pagina. Tra i coaguli di chiarore che di tanto in tanto ci appaiono nell’umore acqueo degli occhi come piccoli flash, il libro di Testa non rinuncia alle arti della costruzione. Ci parla anzi in ogni momento di architetture segrete, di legami e collanti che contrastano il gioco della dissipazione con le armi della ripetizione, dell’ubiquità, come se sotto il pulsare dei raggi battesse un ritmo elementare, instancabile, fisico, di corpo che costruisce forme al suo intorno. Nel corso della presentazione , verrà proiettato il video sperimentale di cesare Saldicco The Walker, su testo di Italo Testa
Attorno al Guercino
Conversazione d’arte dedicata alla pittura del Guercino e al suo impatto sul panorama artistico a lui contemporaneo. La conferenza è organizzata nell’ambito delle celebrazioni dedicate all’artista di cento dalla città di Piacenza.
Antonio D’Amico è storico dell’arte e curatore. Collabora con istituzioni museali, fondazioni e gallerie d’arte contemporanea in Italia e all’estero.
I misteri dei colori
Fulvio Scaglione presenta “Il patto con il diavolo”
Quasi sedici anni dopo gli attentati alle Torri gemelle, l’Occidente non solo non ha vinto la guerra contro il terrorismo ma l’ha clamorosamente persa. >e ha consegnato il Medio oriente a un destino di guerra e instabilità permanente. Come può essere successo tutto questo? Com’è possibile che la parte più potente e ricca del mondo, l’Occidente, abbia così clamorosamente fallito? Le cause sono molteplici, legate alla storia del medio oriente come alla cronaca politica più recente. Delle une come delle altre si occupa Il patto con il diavolo, che pone l’accento su una drammatica realtà: non c’è e non c’è mai stata una vera guerra al terrorismo, perché i Paesi dell’Occidente sono i migliori amici dei migliori amici dei terroristi.
Fabrizio Rizzi presenta “La bacchetta di Toscanini”
Con la partecipazione di Vince Tempera, Cristina Ferrari, direttore artistico della Fondazione teatri di Piacenza e Giancarlo Contini, sindaco di Busseto. Arturo Toscanini è stato uno dei più grandi direttori d’orchestra di tutti i tempi. Ma il grande Maestro è stato anche un simbolo di libertà. un audace che sfidato l’autorità, e per non piegarsi, ha lasciato le sue radici e la sua terra. La bacchetta di Toscanini racconta la storia meno conosciuta del genio di parma, che è anche la storia della lotta contro il fascismo e la dittatura. un ritratto inedito del maestro, intrecciato a una fase critica e delicata della storia d’Italia.
“Manet e la Parigi moderna”
Art Coach | Susanna Gualazzini
La mostra racconta il percorso artistico di Edouard Manet (1832-1883, grande maestro che in poco più di due decenni di attività ha prodotto un corpus di opere in grado di rivoluzionare il concetto di arte, aprendo la strada alla modernità. Una vicenda, la sua, che si intreccia a quelle di molti artisti, compagni di vita e di lavoro, con i quali Manet ha costruito un’epoca affascinante: quella della Parigi della seconda metà dell’Ottocento.
Alessandro Malinverni presenta “Dalle regge d’Italia. La primogenita spogliata. Quel che Piacenza ha perduto”
Giovedi 13.04.2017 alle ore 18
Mostra in corso alla Reggia di Venaria, Torino
Art coach | Alessandro Malinverni
Nell’anno in cui ricorre il decimo anniversario della sua inaugurazione, La Venaria Reale propone una grande mostra che racconta la dinastia dei Savoia nel periodo compreso tra il 1860 e il 1920. 130 opere provenienti dalle regge della Penisola nel periodo in cui i Savoia rivestirono il ruolo di re d?italia illustrano come gli stessi disegnarono e definirono la propria regalità italiana, dopo gli esiti del processo risorgimentale. La conferenza del professor Malinverni verterà in modo particolare sulle spoliazioni e rivendicazioni di Piacenza e Parma, con riferimento al periodo 1734-1736 e 1860-70.
Antonio D’Amico presenta ‘I santi d’Italia. La pittura devota tra Tiziano, Guercino e Carlo Maratta’
Mostra in corso a Palazzo Reale, Milano
In occasione della visita di papa Francesco a Milano, Palazzo reale presenta una suggestiva mostra composta da 44 opere che raccontano sei secoli di pittura, dal medioevo agli albori dell’Ottocento, dedicata ai santi cari alla tradizione italiana: San Francesco d’Assisi e Santa Caterina, patroni d’Italia, Pietro e Paolo, patroni di Roma e Carlo Borromeo, protettori di Milano. Tiziano, Guercino, Annibale Carracci, Federico Barocci, Giovanni Serodine, Carlo Maratta, sono alcuni degli artisti le cui opere si incontrano tra le sale, creando un percorso ricco di aneddoti.
Maya. Il linguaggio della bellezza
Mostra in corso al Palazzo della Gran Guardia di Verona
Art coach | Roberta Lenzi
La mostra in corso al Palazzo della Gran Guardia di Verona è dedicata allo splendore della civiltà maya, che ebbe uno sviluppo plurimillenario, dal 2000 a.C. alla conquista spagnola del XVI secolo. Il percorso espositivo presenta oltre 290 reperti di straordinaria bellezza, distribuiti in quattro sezioni: nella prima, intitolata “Il corpo come tela”, sono presentati gli interventi temporanei e permanenti finalizzati ad abbellire il corpo umano; nella seconda si concede spazio all’abbigliamento e agli ornamenti. Nelle ultime due i protagonisti sono gli esseri soprannaturali; gli dei, con tutte le loro caratteristiche e i loro influssi, talvolta benefici, talvolta malefici.
Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce
art coach | Maria Elena Boscarelli
La mostra in corso alle Gallerie d’Italia è dedicata al genio pittorico di Canaletto e di suo nipote Bernardo Bellotto. Grandi protagonisti del Settecento europeo, i due artisti trasformarono il vedutismo veneziano da genere peculiare a vera e propria corrente d’avanguardia. La mostra offre uno sguardo interessante sul panorama europeo del tempo; ripercorre le tappe di un viaggio artistico che parte da Venezia, tocca varie tappe in Italia, prosegue alla volta dell’Europa, dove Bellotto mette a frutto l’insegnamento di Canaletto nelle sue vedute e paesaggi di stupefacente modernità, fino a raggiungere luoghi fantastici ed immaginari, immortalati nei memorabili “capricci”.
Andarpermostre, sabato 28 Gennaio ore 17: Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco
Mostra in corso a Palazzo Reale, Milano
art coach: Susanna Gualazzini
La mostra in corso al Palazzo Reale di Milano, direttamente “raccontata” in Galleria: grande protagonista è Pietro Paolo Rubens (Siegen 1577 – Anversa 1640), artista di centrale importanza per la storia dell’arte europea. La mostra documenta soprattutto il dialogo fra l’artista, la coeva pittura italiana e l’eredità classica, che Rubens assimilò durante il fondamentale soggiorno nella nostra penisola, dal 1600 al 1608.
PREMIO BIFFI 2016
E’ con molto piacere che annunciamo il nome della vincitrice del Premio Biffi 2016: la giovane fotografa Francesca Ardito.
Il premio è stato consegnato mercoledì 9 novembre a Palazzo Reale di Milano in occasione della 17esima edizione del Premio Cairo per la quale Formec Biffi è sponsor.
Il premio consiste in settimana di soggiorno-studio alla Saint Martins School di Londra, rinomata mecca internazionale del design e una mostra personale nel 2017 negli spazi della nostra Galleria.
Ezio e Renata Santin – Un, due, tre… stella
Oltre agli autori intervengono la scrittrice Erica Arosio
e il giornalista Giorgio Lambri
Ezio e Renata Santin per la prima volta si raccontano in un libro dove ripercorrono le tappe più importanti della loro vita privata e professionale, dall’infanzia al loro magico incontro, dagli esordi al grande successo con l’Antica Osteria del Ponte, dalla formazione da autodidatti alla conquista della prima stella Michelin. La vita è come un film e il ristorante un palcoscenico dove si alternano incontri con personaggi famosi e non, storie originali, ricordi e progetti.
Le chiavi nascoste della musica
Concerto per chitarra e voce
Concerto per chitarra e vocein occasione del finissage della mostra Guido Maggi. La rabbia, la poesia a cura di Susanna Gualazzini.
Con la partecipazione di
Salvatore Calvo (chitarra) – Saiko (voce)
Musiche di Heitor Villa Lobos, Maurice Ravel, Agustin Barrios, Reynaldo Hahn, Egberto Gismonti
Massimo Solari presenta: Alessandro Farnese
Il saggio ripercorre, nella prima parte, la vicenda biografica del grande condottiero, partendo dai primi Farnese, mentre la seconda parte è dedicata all’esame delle opere d’arte che hanno per soggetto il terzo duca di Piacenza e ne celebrano la grandezza. Infatti Alessandro Farnese, nato a Roma a Palazzo Madama, fu a Piacenza solo per qualche mese, tra la fine del conflitto di Parma e la partenza per la corte di Bruxelles, e qualche anno nel periodo tra le nozze con la principessa portoghese Maria d’Aviz e la battaglia di Lepanto, ma si è ampiamente rifatto post mortem, grazie all’opera di Francesco Mochi, che ne ha fatto l’icona più utilizzata per promuovere Piacenza.
Domenico Valente presenta Il destino di uno psichiatra
Converseranno con l’autore Mauro Molinaroli e Giovanni Smerieri
In collaborazione con RadioShock
FELICE TRABACCHI. Vita civile e politica
PIACENZA: DUE SINDACI, DUE EPOCHE”
nell’ambito della presentazione del volume
di Mauro Molinaroli
“Felice Trabacchi. Vita civile e politica”
(Scritture)
Oltre all’autore saranno presenti:
Vai alla scheda dell’evento
Voci di rabbia, voci di poesia
CONVERSAZIONE CON VALERIA PALMAS
Evento nell’ambito della mostra Guido Maggi. La rabbia, la poesia a cura di Susanna Gualazzini.
In mostra i più recenti lavori di Guido Maggi, sfolgorante classe 1926. Sono opere di grande formato, che accolgono tutta la forza del gesto di Maggi, un gesto fatto di accelerazioni cromatiche e segniche sempre in dialogo con imprevedibili aree di quiete. È tutta la rabbia di un artista che dagli anni Sessanta ingaggia un “corpo a corpo” con la tela, trasformandola in mobilissimo, trepidante luogo di poesia.
Giangiacomo Schiavi presenta: Ancora giovani per essere vecchi
Nel 2050 gli anziani in Italia saranno venti milioni, quasi un terzo della popolazione, e la nuova longevità ha sovvertito la struttura della famiglia mentre aumenta il numero delle persone non autosufficienti. Dal dialogo tra Giangiacomo Schiavi e Carlo Vergani, Direttore della Scuola di Specializzazione dell’Universita degli Studi di Milano e del nuovo Centro di Geriatria del Policlinico, emerge il quadro di una rivoluzione demografica e sociale che rischia di trasformarsi in emergenza. Quali sono le conseguenze e i limiti dell’innalzamento dell’età della vita? Come si può contrastare il decadimento fisico e mentale? Ci sono cure contro le malattie degenerative? Si puo ristrutturare il mercato del lavoro senza scontri generazionali? Le risposte sono la nuova agenda per l’età che avanza.
Claudio Gentile presenta E sono stato dentile
Un libro che è la biografia di un campione nel calcio e nella vita, un esempio per tanti e soprattutto uno dei miti della generarazione dei giovani cresciuti negli anni Settanta e ottanta. La storia del Mundial di Spagna, la Juventus, l’infanzia in Libia e l’ultimo anno della sua carriera a Piacenza. Un amarcord che cattura.
Ettore Contardi presenta A tavola con Ippocrate
Domenica 8 Maggio ore 17
Presentazione del volume:
A tavola con Ippocrate. Alla ricerca dell’equilibrio perduto
Di Ettore Contardi
Dialogherà con l’autore il dottor Maurizio Botti
Pierluigi Battista presenta Mio Padre era fascista
“Quando, dopo la sua morte, ho letto il diario che aveva custodito nel segreto per tutta la vita, mi è parso di avere una percezione più chiara del tormento che ha dilaniato per decenni mio padre fascista, prigioniero a Coltano dopo aver combattuto, ventenne o poco più, dalla parte dei “ragazzi di Salò”. Ho capito quanto abbia sanguinato il suo cuore di sconfitto, di “esule in Patria” nell’Italia in cui era un borghese integrato, maniacalmente attaccato alla civiltà delle buone maniere, ma covando il sentimento di un’apocalisse interiore da cui non si sarebbe mai affrancato”
Pierluigi Battista riapre le ferite di un rapporto irrisolto con il padre fascista, e gli concede idealmente l’onore delle armi.
Luigi Ballerini presenta Poesie 1972 – 2015
Poesie 1972-2015 accoglie l’opera omnia del poeta Luigi Ballerini, un artista che attraverso quarant’anni di poesia si è dimostrato fedele a un progetto di ricerca fatto sempre di nuove partenze: un perpetuo viaggio tra tempeste e bonacce ben sapendo di non poter mai approdare a un porto sicuro. Una sfida necessaria alla sussistenza stessa della poesia e che, come dimostra il nucleo di recentissimi testi che chiudono la raccolta, prosegue ancora oggi in un’inalterata necessità di sperimentare e di esplorare sempre nuove possibilità del linguaggio poetico.
Salvatore Striano presenta La tempesta di Sasà
Con La tempesta di Sasà Salvatore Striano racconta la sua incredibile redenzione in carcere, grazie a Shakespeare e alle sue opere, scoperte per la prima volta nella biblioteca del carcere di Rebibbia. Un meraviglioso viaggio alla scoperta di sé, un libro per tutti sul coraggio, sul cambiamento sempre possibile, sulla capacità di rialzarsi dopo un fallimento, sulla forza della bellezza.
Romano de Marco presenta La città di polvere
Un tempo Marco Tanzi era il miglior poliziotto di Milano. Poi la galera, gli anni da clochard, l’esilio volontario, fino alla riabilitazione e al ritorno. La sua vita ora scorre su binari tranquilli, finché non gli viene chiesto di collaborare a un’indagine non autorizzata: infiltrarsi nel peggior carcere d’Italia per colpire al cuore l ’ndrangheta che controlla il traffico di cocaina a Milano.
Nuovo maestro del noir italiano, ne La città di polvere Romano De Marco declina e racconta una inattesa variante del thriller: quello sociale.
Lorenzo Beccati presenta Aenigma
Conversazione con Elena Pontiggia
Elena Pontiggia, storico dell’arte e curatrice della mostra Elena Mezzadra|Opera grafica, converserà con l’artista mettendne a fuoco i temi, le tecniche.
A Elena Mezzadra. una fra le voci migliori di quella “generazione di mezzo” di artisti nati negli anni Trento. la Galleria Biffi dedica un percorso monografico che accoglie un piccolo ma smagliante corpus di 16 acqueforti e acquetinte, realizzate tra l’inizio degli anni Novanta e il 2010. Il lavoro sulla lastra, lento e paziente, dice tutta la sensibilità di un’artista che riesce a tenere stretti saldamente insieme cuore e testa,perché, come lei stessa ama dire ”Nulla è nell’intelleîto che non sia stato prima nei sensi”.
Note 2015
opinioni, riflessioni, considerazioni, pubblicate sul quotidiano Libertà dal “piacentino di Sicilia”
L’autore Carmelo Sciacia converserà con Gaetano Rizzuto.
Un libro che, a prima vista, potrebbe sembrare un’opera di assemblaggio, raccolta di semplici notem è in realtà un’operaavveduta e con un preciso filo conduttore: la consapevolezza dell’autore che attraverso semplici articoli di giornale divulga le proprie concezioni politiche ed estetiche: Commes les philosophes!
Conferenza di Andrea Tinterri
Andrea Tinterri, curatore della mostra Non è solo colpa di Nerone se Roma Brucia, racconterà l’arte e i linguaggi di Adriano Pompa.
Un percorso, quello in mostra, che raccoglie gli ultimi trent’anni di lavoro assiduo: scultura, pittura, disegno e incisione. Adriano Pompa raccoglie reperti come fosse un attento ricercatore, per poi trasformarli in elementi significanti di un romanzo fantastico. Resuscita antichi cavalieri dal volto censurato, in sella a improbabili cavalli; santi guerrieri in cerca di gloria o impugnare armi bianche: serpenti archetipicia segnalare la loro presenza al mondo. Un bestiario di rigure che animano e trasfigurano il nostro ricordo della storia e del mito.
Tranquillo Cremona e la Scapigliatura
art coach | Simona Bartolena
La mostra rende omaggio al movimento artistico della Scapigliatura, partendo dalla ricerca del suo iniziatore: Tranquillo Cremona. Nella milano postunitaria, centro dimanoco della borghesia italiana, si riunisce un gruppo di intellettuali diversi per temperamento, ma accomunati da atteggiamenti anticonformistici e dal rifiuto delle regole imposte dalla società dell’epoca. Questo spirito di rivolta, nato dapprima in ambito letterario, evolve presto in una vera e propria corrente che, dalla seconda metà dell’Ottocento all’inizio del Novecento, coinvolgerà tutte le arti ponendo le basi per un importante rinnovamento ideologico del mondo culturale italiano.
Il Simbolismo. Dalla Belle Epoque alla Grande Guerra
art Coach | Susanna Gualazzini
Nelle varie accezioni in cui si è manifestato i Europa – dall’Inghilterra alla Francia, dal Belgio all’area nordica, dall’Austria all’Italia – il Simbolismo ha sempre dato un grande rilievo ai miti che coincidevano con i grandi valori universali della vita e della morte, dell’amore e del peccato alla costante ricerca dei misteri della natura e dell’umana esistenza. La mostra in corso a Palazzo Reale tocca proprio questa pluralità di temi e presenta per la prima volta in Italia alcuni tra i più significativi capolavori del simbolismo italiano e europeo. In mostra un centinaio di dipiinti, oltre a opere scultoree e un’eccezionale selezione di grafica, provenienti da importanti istituzioni museali italiane, europee e da collezioni private.
Alfons Mucha e le atmosfere Arte Nouveau
Art Coach | Stefania Cretella curatrice delle mostra
Promotore di un nuovo linguaggio comunicativo e di un’arte visiva innovativa e potente, Alfons Mucha (1860 – 1939) è uno dei più significativi interpreti dell’Art Nouveau, e la mostra a Palazzo Reale di Milano ne ricostruisce il gusto elegante e prezioso. Le opere dell’artista sono affiancate da una serie di ceramiche, ferri battuti, sculture, disegni, mobili e vetri delle migliori manifatture europee di inizio Novecento, per ricostruire appieno l’idea di un’epoca ricca e sfaccettata, facendo dialogare le invenzioni di Mucha con gli ambienti e le decorazioni del suo tempo.
VOCAZIONE E PROGETTO
Storia e attualità della critica d’arte
Il Gioiello pegno d’amore
Preziosi e sentimenti attraverso i secoli
Storia, stili e tipologie dei gioielli in pegno d’amore. Dagli strepitosi anelli “mani in fede” del basso Medioevo, passando dai gioielli sentimentali del settecento e Ottocento per giungere ai gioielli che sugellarono la storia d’amore più celebre e chiacchierata del ‘900: quella fra Wally Simpson e il futuro re di Inghilterra Edoardo VII.
COME TROVARE UNA STORIA MERAVIGLIOSA : Seminario tra letteratura, arte e realtà quotidiana.
di e con Chicca Gagliardo, in collaborazione con Papero Editore
La meta del percorso è scoprire la potenzialità narrativa che si nasconde in ciò che ci circonda.
Chicca Gagliardo, scrittrice che mette a fuoco il senso della meraviglia, ci aiuterà ad attivare la nostra capacità di attenzione, e con gli occhi di Baudelaire, Magritte, Cristina Campo, María Zambrano, Francesca Woodman, John Berger e altri compagni di viaggio, esploreremo il punto in cui la letteratura, l’arte e la nostra realtà quotidiana si uniscono formando un’unica trama.
Dove anche il più piccolo dettaglio osservato su un marciapiede, può diventare l’inizio di un nuovo racconto.
Chicca Gagliardo è scrittrice e giornalista. I suoi libri e racconti hanno ispirato mostre, letture teatrali, laboratori, passeggiate letterarie. Ha collaborato con la scuola Holden per Esor-Dire. Dal 2007 conduce Scritture Giovani, lo spazio del Festivaletteratura di Mantova dedicato alla nuova narrativa.
Il suo blog letterario www.hounlibrointesta.it riconosciuto dall’Associazione Italiana Editori (Aie) tra i più influenti in Italia.
Presentazione del romanzo :
Non c’è niente di male
di Sara Lucchi
Insieme all’autrice, interverranno:
Gloria Montecorboli, psicologa e psicoterapeuta specializzata in ipnosi clinica ed eventi traumatici
Chiara Bersani, attrice piacentina ideatrice di spettacoli teatrali
Giovanna Sgorbani, moderatrice dell’incontro.
La vita di Chiara è perfetta all’apparenza, benessere economico e famiglia sembrano costituirne le colonne portanti ma la realtà è diversa: dentro di lei si scatena un turbine di frustranti pensieri che svela durante conversazioni virtuali intrattenute con Diego, il convivente di un’amica conosciuto a una cena. Tutto ha inizio per gioco, per ingannare il tempo che cammina pigramente per chi, come Chiara, si trova sempre solo anche nell’accudire il figlio di appena dieci mesi. Sullo sfondo di un’idilliaca collina milanese prima e della stessa afosa città dopo, si snoda la vicenda di una giovane donna distrutta dalle sofferenze del passato che hanno ferito profondamente la sua voglia di vivere. Il torpore in cui da anni si è adagiata viene scosso da un messaggio anonimo, il primo indelicato approccio di Diego che tenta, quasi per sfida, di entrare in contatto con lei. Dopo quello, si aprono le danze di mail scambiate di nascosto che trascinano entrambi in un’appassionante fantasia. Una storia per donne che amano, tradiscono, si pentono, rimuginano, corrono, devono essere perfette, soffrono, desiderano, si annoiano, ma si sentono stanche e oltre a tutto questo, sono anche madri! Un romanzo per uomini che non sanno stare in un tale vortice (o che non vogliono?), che non capiscono come essere forti, che si sentono sotto esame e mai all’altezza o comunque, non abbastanza, che hanno paura, ma che vorrebbero essere scelti.
Sara Lucchi ha trentun anni e vive a Piacenza anche se spesso si trova con una valigia in mano alla ricerca di nuove città da visitare e soprattutto da degustare, perlustrandone ristoranti e cantine insieme al marito e alla figlia. Laureata in scienze del servizio sociale e in scienze teologiche, insegna alla scuola primaria dopo una breve esperienza come assistente sociale. “Non c’è niente di male” è il romanzo d’esordio che si augura essere il primo di una lunga serie: “Scrivere la notte, quando la città sta dormendo, in compagnia di un buon bicchiere di vino e di qualche candela che scalda l’atmosfera placa le mie nevrosi e mi accende l’anima: potrei mai smettere?”.
L’UOMO FA IL SUO GIRO. STORIE DI CONDIVISIONE DENTRO E FUORI DAL SET
Storie, avventure, aneddoti fuori e dentro il set raccontati da uno dei registi e sceneggiatori più interessanti e premiati del panorama cinematografico italiano.
In presa diretta dai suoi tre film – Il vento fa il suo giro, L’uomo che verrà, Un giorno devi andare – Giorgio Diritti ci parla della scrittura della sceneggiatura e della ricerca dei fondi, della creazione del gruppo di lavoro e delle difficoltà della produzione, del rapporto con gli attori, con la troupe e con la gente del posto.
Ed. Laterza
GOAL ECONOMY: COME LA FINANZA GLOBALE HA TRASFORMATO IL CALCIO
“Goal Economy. Come la finanza globale ha trasformato il calcio” (Baldini & Castoldi, 568 pp.) è il libro di Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, che sarà presentato il 3 dicembre alle 18 alla Galleria Biffi Arte, nell’ambito degli incontri dedicati a “L’arte di scrivere”.
Il volume indaga con cura l’evoluzione del calcio moderno che, nelle parole dell’autore, non è più un semplice gioco. Per certi versi, i cambiamenti impressi dal business gli hanno sottratto un po’ di fascino, ma allo stesso tempo lo hanno reso qualcosa di più completo, ergendolo, a pieno titolo, a soggetto industriale e, in definitiva, politico.
GIOTTO L’ITALIA
PRESENTAZIONE DEL “LIBRO VIA DALLA VITA” DI GIORGIO CHIAPPINI
Presentazione del volume “Via dalla vita” di Giorgio Chiappini, edizioni Ediprima, a cura di Patrizia Soffientini.
Sarà un dialogo con Raffaella Bertè, responsabile Unità Operativa Cure Palliative Ausl di Piacenza, Valentina Vignola, psicologa dell’Unità Operativa Cure Palliative Ausl di Piacenza e Ornella Civardi, traduttrice, esperta di cultura giapponese. Con la partecipazione di Sandra Ramelli che leggerà alcuni brani tratti dal romanzo stesso.
All’incontro farà seguito un aperitivo gentilmente offerto da Lorenzo Zanon.
UNA BAMBINA SENZA STELLA
Ricordarci di essere stati dei bambini può aiutarci a capire meglio i bisogni dei nostri figli.
Silvia Vegetti Finzi ricostruisce, in questo libro, la storia di una bambina alle prese con vicende comuni a quelle di molti di noi e a quelle che dovranno affrontare i nostri ragazzi. Si parla di separazioni improvvise dai genitori, della gestione dell’indifferenza degli adulti. Ma anche delle bugie che si imparano in fretta e della fantasia che può essere usata come una zattera per rendere la realtà più sopportabile. Il risultato è un libro rivolto a tutti coloro che desiderano comprendere i bambini seguendone in diretta i percorsi evolutivi, evocando per empatia la loro stessa infanzia.
Silvia Vegetti Finzi,psicologa clinica, già docente universitaria, scrittrice e giornalista, è autrice tra l’altro di Parlar d’amore. Le donne e le stagioni della vita (BUR). È nota al grande pubblico per aver scritto, con Anna Maria Battistin, una trilogia di consigli rivolti ai genitori. Tra i suoi ultimi libri:
Quando i genitori si dividono, Le emozioni dei figli e Nuovi nonni per nuovi nipoti, tutti Oscar Mondadori.
Gioielli di gusto. Racconti fantastici tra ornamenti golosi
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, per vocazione custode delle collezioni civiche di costumi e di accessori di moda, ospita Gioielli di gusto. Racconti fantastici tra ornamenti golosi, una mostra che illustra la presenza del tema del cibo negli ornamenti, dai gioielli preziosi ai bijoux vintage. Fra le molte interpretazioni del cibo, tema di EXPO 2015, non poteva infatti mancare quella del gioiello. Il tema degli alimenti, grazie al loro significato beneaugurante di ricchezza e promessa di vita, percorre la storia del gioiello dagli ornamenti più antichi a quelli contemporanei, dalla Grecia Antica alla Cina del XVIII secolo. Uva, melograni, ananas, fragole, ma anche frumento, baccelli di pisello, funghi, pomodori, pasta, pesci, granchi, uova e selvaggina; la mostra si snoda in un percorso video e virtuale per condurre il visitatore tra gli ornamenti più golosi, attraverso quattro aree distinte:
IL GUSTO DELLE MAISON: la sezione dedicata ai gioielli veri propone la creatività dei grandi gioiellieri declinata al tema del cibo.
IL GUSTO DELLA MODA: le ispirazioni gastronomiche non mancano nella moda che spesso ricorre a frutti, gelati, dolci, bacche, pasta e persino uova per dare forma ai bijou più divertenti. Moschino, Ferré, Versace, Missoni sono tra coloro che si sono rifatti al tema ‘cibo’ per realizzare le loro creazioni.
IL GUSTO CONTEMPORARY: la sezione presenta una collezione di pezzi unici o realizzati in piccolissime serie, inerenti al tema, tra i più interessanti del panorama italiano e internazionale, frutto di un’accurata ricerca sulle forme e sui materiali.
IL GUSTO VINTAGE: questa sezione vintage ospiterà una serie di bijou appartenenti al periodo compreso dalla prima metà dell’Ottocento fino agli anni Novanta del Novecento, con pezzi di Trifari, Boucher, Rosenstein e Sharra Pagano per giungere alle collezioni storiche di Fendi, Ferré, Krizia e Lagerfeld.
Visita guidata di Luigi Sansone alla mostra Africa, maschere e feticci
I MACCHIAIOLI: UNA RIVOLUZIONE D’ARTE AL CAFFE’ MICHELANGELO
La stagione espositiva autunnale delle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia apre con una mostra dedicata al movimento artistico che rivoluzionò la pittura italiana dell’Ottocento: i Macchiaioli. Il movimento nasce a Firenze dove, attorno ai tavoli del caffè Michelangelo, si riunisce un gruppo di giovani artisti accomunati dallo spirito di ribellione verso il sistema accademico e dalla volontà di dipingere il senso del vero. Il nome “macchiaioli”, usato per la prima volta in senso dispregiativo dalla critica, viene successivamente adottato dal gruppo stesso in quanto incarna perfettamente la filosofia delle loro opere.
Simona Bartolena, storica dell’Arte, ha pubblicato numerosi volumi per le più prestigiose case editrici italiane. E’ consulente di numerosi Comuni, associazioni culturali e gallerie, per i quali cura esposizioni d’arte ed eventi. Da anni si occupa di iconografia – collaborando come ricercatrice con le principali case editrici milanesi – e di divulgazione.
16° PREMIO CAIRO
Anche quest’anno, Formec Biffi è sponsor del Premio Cairo e del Premio Arte, un’importante occasione per le voci più promettenti della ricerca artistica contemporanea. Nato nel 2000 per volontà dell’editore Urbano Cairo, l’omonimo Premio è un importante trampolino di lancio per i nuovi talenti italiani, un‘esperienza grazie alla quale possono consolidare la propria visibilità nel mondo dell’arte contemporanea, come è già avvenuto in passato con i vincitori delle precedenti edizioni.
Per il Premio Biffi invece, il 2015 segna la terza edizione: il premio è un tributo alla creatività e alla capacità di travalicare la realtà, per sconfinare in quei territori di invenzione e poesia in cui il marchio Biffi, fin dall’epoca del milanese Caffè Biffi, affonda le proprie radici.
Il premio è di quelli davvero gratificanti: il vincitore trascorrerà una settimana a Londra, per un corso alla Central Saint Martins University of the Arts, a contatto con insegnanti prestigiosi in un ambiente unico e stimolante. Vivrà poi l’emozione di vedere la propria opera diventare il simbolo dell’azienda: sarà infatti sul packaging a edizione limitata in produzione per il periodo natalizio. Infine avrà l’opportunità di una mostra personale alla galleria Biffi Arte, che nelle sue sale ha visto passare opere di artisti immortali, accanto alle voci più interessanti dell’ultima generazione italiana.
La proclamazione dei vincitori per entrambi i premi si terrà mercoledì 21 Ottobre, al Palazzo della Permanente di Milano, e a partire da giovedì 22, le opere dei partecipanti saranno esposte in mostra , sempre al Palazzo della Permanente, fino a domenica 25 Ottobre.
MITO E NATURA. DALLA GRECIA A POMPEI
La mostra Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei presenta, attraverso circa 180 opere d’arte greca, magnogreca e romana, un aspetto poco noto del mondo classico: la rappresentazione della natura nei suoi vari aspetti, l’azione dell’uomo sulla realtà naturale e sull’ambiente. Sono così proposte al pubblico le ricerche più avanzate di un affascinante aspetto, fin qui poco noto, delle nostre radici classiche. Un focus particolare è dedicato ai reperti archeologici di area vesuviana con una selezione di capolavori di pittura parietale pompeiana.
Federica Giacobello archeologa classica, docente per la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università degli Studi di Milano. E’ impegnata nello studio della ceramica apula e magnogreca indagata negli aspetti sia produttivi che iconografici.
1944 – 1945 DALLE BOMBE ALLA LIBERAZIOME
La conservazione e la ricostruzione della memoria attraverso le immagini. “1944-1945 dalle bombe alla Liberazione” si pone questo obiettivo, lasciare una testimonianza sintetica di quel che visse Piacenza in quei mesi duri, attraverso le fotografie che testimoniano, da basso, le condizioni della città dopo i bombardamenti, con le distruzioni di angoli oggi ricostruiti. Ma anche nell’ottica di chi la città la visse dall’alto attraverso immagini delle forze aeree alleate che sulla città sganciarono le bombe che la ferirono. Immagini a raffronto tra macerie e tecnologia. Sino ad arrivare al momento in cui tutto finì con l’arrivo degli Alleati e della contestuale liberazione della città da parte dei partigiani. E con la grande festa di popolo del 5 maggio 1945, quando sfilarono per la città i reparti della Resistenza. A corredo delle immagini i racconti dei testimoni del tempo che negli anni – a partire dal giugno 1945 – di ricorrenza in ricorrenza, hanno lasciato le tracce documentali dei fatti; diverse ma tutte uguali nel desiderio di illustrare a chi non c’era quel che accadde e di tramandare il ricordo alle generazioni che si sono susseguite. L’insieme degli scritti, ormai lontani nel tempo, ed ora ripresi, di Giulio Cattivelli, Vittorio Coppellotti, Enio Concarotti, Pietro Solari, Lia Bianchini, Mario Favari, Eugenio Manzotti, con le foto di Gianni Croce, Eugenio Manzotti e degli archivi governativi USA, si rinverdisce il ricordo e si fornisce alla memoria delle nuove generazioni lo strumento di lettura dei fatti come avvennero e come furono testimoniati e poi ricordati.
FOTOGRAFIE:
FOTO CROCE – ARCHIVI STORICI E MUSEO PER LA FOTOGRAFIA PIACENZA
L’appetito dell’ imperatore
Storie e sapori segreti della storia
Dall’ultimo pasto di san Francesco – santo ma segretamente goloso! – alla sontuosa tavola di Honoré de Balzac, dai cibi raffinatissimi del banchetto del Gran Khan alle uova con cipolle e scalogno care a Napoleone, passando per tre deliziosi intermezzi sul caffè, le castagne e i tartufi, Franco Cardini mette in campo la sua duplice esperienza di storico e di gourmet. Spaziando dal Medioevo ai totalitarismi novecenteschi e non solo, Cardini torna alla narrativa con una serie di racconti gustosi, che sono anche un’illuminante testimonianza di come la cultura materiale sia specchio dello spirito di ogni popolo, e possa essere per lo storico una lente speciale per comprenderne i segreti. Ogni racconto è, così, corredato tanto da un’indicazione delle fonti quanto dalle ricette che Franco Cardini ha sperimentato, una per una, nella sua cucina fiorentina: dall’acquacotta al piccione glassato, dal cuscus magrebino alla crema Chantilly, ciascuno di noi potrà portare sulla propria tavola i sapori del passato, e ritrovare intatte le emozioni che essi racchiudono.
Am surpreind
Gianni Zambianchi presenta il cd “Am surpreind”, poesie in lingua piacentina lette dall’autore
Con la partecipazione di Claudio Vela
Salone d’Onore della Galleria Biffi Arte
Gianni Zambianchi, poeta e pittore piacentino è autore di numerose raccolte di poesia, fra le quali Ciòs, Folate, Nel giardino del se, ‘Mé un rasär co’ ‘l so mur…, ‘Mé ‘d lüi la spiga.
Ha curato, con Franco Toscani, il volume postumo di poesia di Nello Vegezzi Terra e carne d’amore; con Orazio Gobbi, Patrizia Soffientini e Franco Toscani ha curato la mostra antologica e relativo catalogo La rivolta e l’incanto. Poesia, pittura e scultura in Nello Vegezzi.
Ordinario di Filologia italiana al Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia (sede di Cremona) Claudio Vela è critico e storico della Letteratura Italiana, con interessi di ricerca che spaziano dalla poesia per musica rinascimentale alla letteratura del Novecento. Suoi contributi filologici e critici su Dante, Petrarca, Sacchetti, Ariosto, Bembo, Machiavelli, Della Casa, sulla poesia per musica tra Duecento e Cinquecento, su autori novecenteschi come Angelo Maria Ripellino e soprattutto Carlo Emilio Gadda sono apparsi sulle principali riviste scientifiche di settore, in atti di convegni e miscellanee.
I segreti della cottura del cibo
Giovedì 14 Maggio alle 18.00 presso la Galleria Biffi Arte si terrà la conferenza I segreti della cottura del cibo. In occasione dell’inaugurazione di Omeofest – Festival internazionale dell’omeopatia – la dottoressa Benedetta Callegari racconterà e analizzerà i diversi metodi di cottura degli alimenti.
“Le tecniche di cottura hanno grande importanza nella preparazione dei nostri piatti perché, e spesso lo si sottovaluta, la diversa cottura di un alimento può influire sul sapore e sull’aspetto energetico del piatto finale. A eccezione di pochi cibi che necessitano di cottura per distruggere batteri o elementi nocivi dell’alimento stesso, per i rimanenti può essere distruttiva nei confronti di molti nutrienti importanti. Occorre quindi, cucinare correttamente. Inoltre, quando cuciniamo, senza riflettere, tendiamo a seguire sempre le stesse ricette, ma se desideriamo diventare dei bravi cuochi è indispensabile imparare a utilizzare tutta la varietà degli stili di cottura, combinando le cotture lunghe, quelle veloci e il crudo.”
Dott.sa Benedetta Callegari
Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell’Europa
Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell’Europa
Palazzo Reale, Milano
Susanna Gualazzini
La vita di corte è protagonista a Palazzo Reale, alla scoperta delle radici delle due famiglie che resero grande Milano. Un percorso di due secoli che illustra l’età dell’oro di una civiltà di corte dal respiro europeo e dalla straordinaria produzione artistica.
LA MIA ARTE
L’ associazione culturale “Mikrokosmos” è stata fondata a settembre del 2012 dal clarinettista Darko Joavonic e dalla pianista-compositrice Katia Spadola, allievi del conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza. Lo scopo primario dell’ Associazione è quello di divulgare il patrimonio musicale mediante un percorso didattico mirato alle conoscenze tecnico-musicali relative allo strumento prescelto. I corsi sono rivolti a larghe fasce di età e sono organizzati in base alla disponibilità dei docenti e alle necessità degli allievi iscritti. Parallelamente alla didattica, l’ associazione è impegnata nell’ organizzare eventi musicali, stagioni concertistiche, collaborazioni artistiche presso Fondazioni, Istituzioni interessate, Teatri e Sale idonee alla friuzione della musica. A tali attività prendono parte i docenti stessi dell’associazione, i soci collaboratori, gli allievi e musicisti professionisti attivi nel territorio piacentino.
Il progetto “La Mia Arte” coinvolge alcuni dei giovani allievi della scuola Mikrokosmos che insieme a un gruppo di bambini e ragazzi (del laboratorio coordinato da Beatrice Anelli) racconteranno e “si racconteranno” dando vita a un perfetto connubio fra musica e letteratura.
ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI MILANO. IL MASTERPLAN, I PADIGLIONI E IL VILLAGGIO EXPO 2015
Adele-C storia di un’infinita vocazione per il design
Adele Cassina, figlia di Cesare Cassina, fondatore dello storico marchio Cassina, siede insieme al marito Rodrigo Rodriquez e ai quattro figli nel CdA dell’azienda fino al 1990, anno in cui la famiglia decide di cedere la propria quota azionaria.
Ma nel 2009, Adele Cassina ritorna alla propria vocazione originaria, riprende il filo lasciatole nel DNA dal padre e accetta una nuova sfida: fare mobili nel XXI secolo. Nasce Adele-C srl.
Compasso d’oro alla carriera 2014, Puccio Duni è stato personaggio centrale in alcune delle fasi più rilevanti nella storia del design italiano e internazionale. Chiamato nel 1970 da Poltronova per occuparsi di marketing, collabora con i gruppi fiorentini di design radicale Archizoom e Superstudio. Dall’incontro con Cesare Cassina e Dino Gavina nasce, nel 1973, International Design, negozio che diventa immediatamente punto di riferimento per il design in Italia e che realizza, fra gli anni Settanta e Ottanta, alcune fra le più importanti esposizioni dei grandi maestri della progettazione internazionale.
Nel 1977 apre a Firenze Selfhabitat che progettualmente anticipa la filosofia europea di Habitat e Ikea.
Dialoghi poetici
Stefania Di Lino è nata a Roma, dove vive e lavora. Ha pubblicato la silloge poetica Percorsi di vetro, deComporre Edizioni, 2012, ed è presente in diverse antologie. Ha partecipato a molte manifestazioni artistico-letterarie e reading di poesia, tra cui: “Giornata Mondiale del libro e del diritto d’Autore”, Biblioteca della Camera dei Deputati; Casa Internazionale Delle Donne, Roma; Premio Internazionale di Narrativa e “Ho una casa” (Concorso di poesia), Casa delle Culture, Roma; X Festival Mondiale per la Poesia, Caracas, Venezuela.
Franco Di Carlo è nato a Genzano di Roma, dove risiede. Ha insegnato Storia della Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea a “La Sapienza” di Roma e, oltre a molti volumi di critica letteraria, ha pubblicato numerose raccolte poetiche tra le quali: Nel sogno e nella vita (1979), Le stanze della memoria (1987), Il dono (1989), La voce (1991), I suoni delle cose (1994), Il tramonto dell’essere (1997), La luce discorde (2000), Il nulla celeste (2003), L’invocazione (2008), Della rivelazione (2013).
Anima e corpo oppure animacorpo?
Il 18.04.2015, ore 15:30
Anina e corpo oppure animacorpo? Dall’errore categoriale cartesiano al bisogno di recuperare l’integrità di queste due parti che per quanto complesse devono rimanere complementari.
Durante l’ incontro si proporrà l’analisi del dualismo anima-corpo dal pensiero greco a quello attuale governato dalla tecnica, per arrivare alla logica dell’ ete-et che caratterizza la dimensione psicoanalitica più attuale.
L’incotro sarà condotto da: Martina Rossetti | psicologa e Fabrizio Bertamoni | filosofo
Dubuffet e la grande stagione dell’ informale
“La Bambina pugile. Ovvero la precisione dell’ amore” e “Ma dove sono le parole?”
La bambina pugile. Ovvero la precisione dell’amore, Einaudi Editore
Ma dove sono le parole? Raccolta di poesie scritte dai bambini delle periferie multietniche di Milano, Effigie Edizioni
Con la partecipazione di Giovanna Rosadini
Chandra Livia Candiani ha pubblicato le raccolte di poesie Io con vestito leggero (Campanotto 2005), La nave di nebbia. Ninnananne per il mondo (La biblioteca di Vivarium 2005), La porta (La biblioteca di Vivarium 2006), Bevendo il tè con i morti (Viennepierre 2007) e La bambina pugile ovvero la precisione dell’amore (Einaudi 2014). È presente nell’antologia Nuovi poeti italiani 6 curata da Giovanna Rosadini (Einaudi 2012). Nel 2015 ha curato Ma dove sono le parole? (Effigie Edizioni 2015) in collaborazione con A. Cirolla, una raccolta di poesie scritte dai bambini delle periferie multietniche di Milano.
Nel 2001 ha vinto il premio Montale per l’inedito.
E’ inoltre traduttrice di testi buddhisti e tiene corsi di meditazione. Conduce gruppi di meditazione per adulti e seminari di poesia nelle scuole elementari delle periferie milanesi, nelle case alloggio per malati di aids e per i senza casa.
L’amore alcune volte dice boh!(Oreste, dieci anni)
Poesia tratta dal libro Ma dove sono le parole?
Cruel
Roma si sveglia con la notizia di un omicidio atroce. Marta Luci, studentessa universitaria, è stata trovata morta dentro un ex ospedale psichiatrico abbandonato. L’assassino le ha squarciato la gola, ha messo il corpo a testa in giù e lo ha svuotato di tutto il sangue. I capelli sono intrisi di una sorta di balsamo. Sul ventre e sul petto alcuni tagli disegnano una croce rovesciata. Delle indagini viene incaricato un commissario specializzato in omicidi rituali. Ma sulle tracce dell’assassino si mette anche un giornalista, Mauro Colesani, inviato del settimanale “Cruel”, crime magazine di grande successo diretto da uno psichiatra famoso e carismatico. Mauro gira su un motorino scassato, ha modi poco ortodossi, ma anche un grande talento. E un motivo speciale per scoprire la verità. Con questo libro Salvo Sottile trasforma in un thriller la sua conoscenza del mondo della cronaca nera, maturata anni di esperienza giornalistica. Ed è una redazione, descritta con assoluto realismo, a diventare il campo gravitazionale del male. Nessuno è al riparo dal sospetto, tutti credono di avere la verità in tasca. Qualcuno ha anche la presunzione di riconoscere il male, di poterlo sconfiggere. Ma come accade nei casi reali non esiste mai un colpevole certo né una sola verità. Semmai ce ne sono tante, tutte valide, tutte spendibili e tutte solide agli occhi della logica. Solide fino a che non arriva una verità più forte, si posa sull’ultima e fa crollare tutte le altre, come in un domino.
Non seguire il mondo come va
Nel marzo 2013, Michela Marzano entra per la prima volta alla Camera in qualità di deputata. Non ha mai fatto politica, non conosce nessuno: è una filosofa chiamata dal Partito Democratico con l’intenzione di portare in Parlamento una persona con competenze specifiche. Pensa alla responsabilità che tutti i neoeletti si sono assunti davanti al Paese di essere integri, onesti, decorosi. Pensa ai problemi dell’Italia, alla crisi economica, alle diseguaglianze sociali, alla mancanza di diritti per le minoranze. Pensa a tutto quello che vorrebbe e dovrebbe fare, a tutto quello per cui vorrebbe e potrebbe battersi, a tutto quello che non accetterebbe. Le bastano poche settimane per cominciare a respirare tutto il malessere della politica. Con crescente smarrimento, capisce che alla Camera i princìpi e le idee valgono poco. In politica contano soprattutto i voti che ti porti dietro, le appartenenze e le conoscenze. E poi sono troppi i cortigiani; troppi gli arroganti e gli ambiziosi pronti a dimenticare velocemente le ragioni per le quali all’inizio avevano deciso di impegnarsi. A Michela Marzano non interessano lamentele e disfattismi. Di libri sulla delusione di chi sbarca per la prima volta in politica ce ne sono già tanti. Il suo è diverso: è, al tempo stesso, una testimonianza e un saggio filosofico, un atto di resistenza e un ritratto della politica italiana contemporanea.
Noi due
Da anni ci raccontano un Paese devastato e senza speranza oppure un altro, finto, da commedia. L’Italia nuda, nelle sue ferite e nei desideri, è rimasta quasi invisibile. Giorgio Diritti l’ha mostrata nei suoi film, attraversando le pieghe della Storia e vicende quotidiane fatte di coraggio o di paura, tese tra le nostre radici e il futuro. Un viaggio di verità, una ricerca vitale. Ora Diritti porta la sfida dentro il suo primo romanzo, questo. È l’alba quando Carlo e Alice camminano per le vie deserte dell’Aquila diretti alla stazione. Non possono rifiutare l’occasione di trasferirsi al Nord, perché dal terremoto sono passati anni ma in città le cose restano ferme. Due destinazioni diverse. Un gruppo di adolescenti chiassosi riempie le giornate di Alice, in una casa famiglia di Genova. E lei, che si è sempre sentita determinata, una fucina di sogni, una forza della natura, ora dovrà fare i conti con storie dure e con il proprio passato. L’azienda è un mondo nuovo, tanto più se, come Carlo, finisci circondato di sole donne, a disegnare reggiseni nella provincia emiliana. Eppure lui si stupirà di sé, scoprendosi entusiasta, ambizioso, pronto a mettersi in gioco. La vita di prima è distante per entrambi e anche i ricordi si presentano a sprazzi: le strade in cui sono cresciuti, i piccoli gesti condivisi, le famiglie lontane. Essere in due, pensare per due ora è molto più difficile. Il loro amore è a un bivio e il futuro ancora da costruire.
L’ amore da Platone a Freud
L’amore da Platone a Freud: dall’ amore della ragione all’amore della follia, così come dall’amore di se stessi all’amore per gli altri.
Durante l’incontro verrà spiegato il concetto dell’amore platonico attraverso il racconto del Simposio e la rivisitazione in chiave psicanalitica dell’ amore stesso.
L’incotro sarà condotto da:
Martina Rossetti | psicologa
Fabrizio Bertamoni | filosofo
I 100 CAPOLAVORI
I 100 capolavori del Western
Quali sono i western da vedere assolutamente? Quelli con John Wayne o con Clint Eastwood, quelli che raccontano la lotta contro i banditi o quelli con gli Apache e i Sioux? Genere magmatico per definizione, capace di sfuggire a ogni definizione o catalogazione, il western fonda il suo fascino proprio in questa dimensione universale: in fondo basta un cappello o un cavallo o l’immagine di un canyon per farci entrare nelle sue atmosfere e farci catturare dal suo fascino. Per parlarci di storia e di mitologia, di cultura e di folclore, di avventura e di politica. Non per niente è stato definito “il genere cinematografico per eccellenza americano”. E questi sono i capolavori che non si possono non aver visto…
I 100 capolavori del Noir Americano
Insieme a Humphrey Bogart o Lana Turner, ad Alan Ladd o Barbara Stanwyck il noir ha accompagnato le nostre fantasie di spettatori nel viaggio più pericoloso, quello dentro le nostre pulsioni più nascoste e irrefrenabili, tra le ombre del male alla ricerca di squarci di verità. Ci ha fatto sentire il peso del passato e le sue maledizioni, ci ha aperto gli occhi sulle contraddizioni umane, ci ha lasciati soli di fronte a un mondo ostile e irrazionale dove era facile perdersi dentro ai labirinti della mente e dell’anima. Ma ci ha anche regalato una serie di capolavori indimenticabili facendoci vivere fianco a fianco con Philip Marlowe e Gilda, l’infernale Quinlan o la signora di Shanghai, in tanti film da vedere e rivedere…
I 100 capolavori della comicità italiana
Sottobraccio a Tecoppa e Petrolini, Totò e Nando Moriconi, Fantozzi e Mario Cioni, un viaggio nel cinema italiano che ha saputo scatenare le risate, dalle sue lontane origini regionali alle vette della commedia all’italiana fino a quel gruppo di attori-registi che in anni più vicini ha saputo rinnovare la tradizione del nostro cinema comico. Un panorama che abbraccia cent’anni e che riserverà anche ai più appassionati più di una sorpresa.
I 100 capolavori da far vedere ai vostri figli
Quali film far vedere ai propri figli? La domanda più semplice è anche quella più difficile: ogni bambino ha una sua sensibilità che spesso reagisce in maniera diversa di fronte allo stesso film. Con questo libretto, dove 100 capolavori sono divisi in tre gruppi – “per i più piccini”, “a partire dai 6/7anni” e “per i più grandi” – il Mereghetti prova a rispondere a questa insidiosa domanda, unendo la sua esperienza cinematografica a quella, più privata ma non inferiore, di papà.
una gara all’altro mondo
Una gara all’altro mondo. Dialogo fra Emma Bovary e Anna Karenina, atto unico nato da un’idea di Renato Barilli, mette in scena il dialogo impossibile fra Emma Bovary e Anna Karenina, due “eroine” letterarie che si incontrano sul terreno di sofferenze affini. Le due donne si confessano ricordando l’inesorabilità̀ dei loro destini, ingabbiati sia dalle prescrizioni sociali che dalla scrittura di chi le ha immaginate. E infatti nella filigrana delle loro parole si evidenzia anche la diversa relazione che ciascuna di loro ha avuto con il proprio autore: complice appassionato della sua creatura, Flaubert fa di Emma Bovary il simbolo della rivolta femminile contro le restrizioni e le censure, mentre Tolstoj rimane aderente alla morale dell’epoca, mantenendo un distacco emotivo dal suo personaggio. Ecco allora che se Madame Bovary diviene simbolo di una vita che desidera unicamente essere piena, l’eroina tolstoiana è imprigionata a una concezione conservatrice e maschilista che vedeva allora, come talvolta oggi, la donna sottomessa alla patria potestà di padri e mariti contro cui è ingiustificato ribellarsi.
Interpreti
Emma Bovary: Silvana Stocchi
Anna Karenina: Francesca Fuiano
Ungaretti poeta d’avanguardia
La prof.ssa Annamaria Andreoli, docente di letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Bologna, terrà una conferenza dedicata a Ungaretti dal titolo: “Giuseppe Ungaretti: poeta d’avanguardia”, nell’ambito di “Ungà”, la mostra attualmente in corso in Galleria.
Nativa del mantovano Annamaria Andreoli ha insegnato letteratura italiana contemporanea nelle Università di Bologna e della Basilicata. Vive a Roma. Dal 1997 al 2009 ha diretto Iil Vittoriale degli Italiani, la dimora-museo di d’Annunzio a Gardone Riviera. Nell’ambito di una lunga collaborazione con il Ministero per i Beni culturali ha curato la Mostra: “Ungaretti: la biblioteca di un nomade” (edizioni di Roma 1998 e Milano 1999, Catalogo De Luca Editore), sul patrimonio librario e manoscritto posseduto dal poeta, con una sezione espositiva dedicata alle opere pittoriche presenti nella casa romana degli eredi di Ungaretti.
Casa Museo Bagatti Valsecchi
Luca Melegati è uno dei massimi esperti italiani in ceramiche continentali e arredi antichi. E’ stato consulente scientifico e Capo Dipartimento per alcune fra le più importanti Case d’ Aste internazionali (Finarte, Il Ponte, Sotheby’s Italia) e per le colllezioni di porcellane delle Civiche Raccolte del Castello Sforzesco di Milano. Dal 2008 è direttore della sede di Milano di Wannenes Art, Casa d’ Aste di Genova per la quale è anche esperto di ceramica europea.
Insieme a lui percorreremo, in una vera e propria passeggiata virtuale, le sale della Casa Museo Bagatti Valsecchi di Milano.
Una vita. Un libro per tutti o per nessuno
L’autobiografia di uno dei più noti, e certamente il più singolare, fra gli intellettuali italiani e, insieme, l’attraversamento di settant’anni di vita del nostro Paese nei suoi mutamenti antropologici, sociologici, sociali, culturali più che politici, e di un quarantennio di giornalismo. Ma anche un racconto personale, di amori, di passioni, di amicizie, di tradimenti, di illusioni e disillusioni, esperienze che sono di tutti in cui il lettore potrà facilmente riconoscersi. Un libro crudo, com’è nello stile dell’autore, dall’andamento narrativo giocato sulla memoria, a volte celiniano o proustiano, senza autoindulgenze ma nemmeno indulgenze verso i personaggi, noti o meno noti, che Fini ha incontrato nella sua vita, eppure venato, oltre che da una nostalgia quasi feroce per il Tempo Perduto, da tenerezza e pietas per quell’animale tragico che è l’essere umano.
Biglietto, signorina
Alla stazione ferroviaria di Varenna c’è trambusto. Il capotreno Ermete Licuti è sceso dal convoglio scortando una passeggera pizzicata senza il biglietto regolare. E senza un quattrino per pagare la multa. Fa intendere che arriva da Milano, che vuole andare a Bellano, ma non parla bene l’italiano. Ligio alle norme, il capotreno non sente ragioni e la consegna al capostazione, Amilcare Mezzanotti, che protesta vivace. Ma il regolamento parla chiaro, la faccenda tocca a lui sbrogliarla. E così adesso il povero capostazione si trova lì, nel suo ufficietto, con davanti Marta Bisovich. Bella, scura di carnagione, capelli corvini, dentatura perfetta, origini forse triestine, esotica e selvatica da togliere il fiato. Siamo nel luglio del 1949, e sul lago di Como, in quel di Bellano, tira un’aria effervescente di novità. Ci sono in ballo le elezioni del nuovo sindaco, e le varie fazioni si stanno organizzando per la sfida nelle urne. Su tutte, la Dc, fresca dei clamorosi successi alle politiche del ’48, attraversata ora da lotte intestine orchestrate dall’attuale vicesindaco Amedeo Torelli, che aspira alla massima carica ed è disposto a giocare tutte le sue carte. La bella e conturbante Marta, invece, ha altre aspirazioni. Le basterebbe intanto trovare un posto dove poter ricominciare a vivere, e questo è il motivo per cui ha deciso di puntare le sue ultime chance sulla ruota di Bellano, dove certe conoscenze non sono nelle condizioni di negarle l’aiuto di cui ha bisogno.
Sari. Poesie per la figlia, d’If Edizioni e Ballabile terreo, d’If Edizioni
Con la partecipazione di Giovanna Rosadini
Laura Liberale è laureata in Filosofia e dottore di ricerca in Studi Indologici. Dal 2006 tiene corsi e seminari di scrittura creativa. Ha ottenuto riconoscimenti in svariati premi di poesia e narrativa. Suoi testi sono apparsi su riviste e antologie. Ha pubblicato, oltre ad alcuni saggi indologici, i romanzi Tanatoparty (Meridiano Zero, 2009) e Madreferro (Perdisa Pop, 2012); le raccolte poetiche Sari – poesie per la figlia (d’If, 2009) e Ballabile terreo (d’If, 2011). È inoltre tra gli autori di Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi, 2012). È co-curatrice dell’antologia Sogni senza Frontiere (Edizioni dell’Arco, 2013) e curatrice dell’antologia Père-Lachaise. Racconti dalle tombe di Parigi (Ratio et Revelatio, 2014).
Altalena. Voci senza filtro
Il titolo, Altalena, esprime l’amarezza di Antonio Ferrari che si considera tra gli ingenui del “dopo muro”, ma che incontro dopo incontro con i protagonisti dell’area mediterranea, dove il mondo ha giocato a scacchi, vede il pianeta condannato alla più precaria e drammatica delle altalene. La fine della guerra fredda, la guerra di liberazione del Kuwait – che avrebbe poi prodotto la Conferenza di Pace di Madrid riunendo gli acerrimi nemici del Mediterraneo orientale-, la vittoria di Rabin alle elezioni israeliane e gli accordi di Oslo con i palestinesi hanno accompagnato le ingenue aspettative di una pace planetaria. L’assenza però di un equilibrio, un tempo mantenuto anche grazie al terrore di una guerra nucleare, ha ben presto fatto cadere l’illusione di una pace duratura. In questo scenario le interviste e i retroscena che Antonio Ferrari riporta nel libro hanno l’intenzione di raccontare e testimoniare le verità e le bugie che hanno accompagnato le vicende storiche, all’indomani della caduta del muro di Berlino, fino agli attentati dell’11 settembre e alle cosiddette primavere arabe. Come non spiegare all’Iraq di Saddam Hussein che attraversare la frontiera del Kuwait avrebbe portato alle infinite guerre del Golfo? Perché disgregare la pluralità della federazione jugoslava creando conflitti a catena e disastri ecologici? Come invitare lo stravagante colonnello Gheddafi nei salotti buoni d’Europa e poi assassinarlo? Come giudicare Ariel Sharon, un tempo guerriero sanguinario, divenuto poi leader di un partito centrista e capace di rispettare anche la promessa di ritirare l’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza? Come reagire di fronte alla rivelazione, fatta dal presidente Egiziano Mubarak, che Israele avrebbe aiutato l’estremismo di Hamas contro il governo palestinese e quindi contro Arafat, la cui morte ancora oggi è avvolta dal mistero? E come giudicare le feroci repressioni del dittatore siriano Bashar al Assad? E cosa dire dei risultati della fragile democrazia giordana voluta da re Abdullah II e dalla moglie Rania? Come non stupirsi di fronte all’atteggiamento sfrontato e disinvolto del criminale nazista Priebke?
Van Gogh – L’uomo e la terra
Van Gogh – L’uomo e la terra
Segantini. La mostra
C’era una volta il tennis
Nicola Pietrangeli è uno dei campioni del tennis: ha vinto due volte gli Internazionali d’Italia e due volte il Roland-Garros, è arrivato (unico italiano nella storia) in semifinale a Wimbledon e nel 1976, come capitano non giocatore, ha vinto la Coppa Davis in Cile. In questa animata conversazione con Lea Pericoli narra l’epopea di uno sport, secondo la sua opinione,non eisiste più, travolto com’è dal professionismo e dalla commercializzazione. E racconta una vita in bilico tra l’asprezza del dopoguerra, la Roma della “Dolce Vita”, i primi stratagemmi per sbarcare il lunario, l’amicizia con Mastroianni e i suoi grandi amori. “Dicono che se ti fossi allenato come si deve avresti vinto molto di più” dice Lea a Nicola. E lui risponde: “Ma non mi sarei divertito neanche la metà”.
Il cacciatore del buio
“Se non sarà fermato, non si fermerà.” Non esistono indizi, ma segni. Non esistono crimini, solo anomalie. E ogni morte è l’inizio di un racconto. Questo è il romanzo di un uomo che non ha più niente – non ha identità, non ha memoria, non ha amore né odio – se non la propria rabbia… E un talento segreto. Perché Marcus è l’ultimo dei penitenzieri: è un prete che ha la capacità di scovare le anomalie e di intravedere i fili che intessono la trama di ogni omicidio. Ma questa trama rischia di essere impossibile da ricostruire, anche per lui. Questo è il romanzo di una donna che sta cercando di ricostruire se stessa. Anche Sandra lavora sulle scene del crimine, ma diversamente da Marcus non si deve nascondere, se non dietro l’obiettivo della sua macchina fotografica. Perché Sandra è una fotorilevatrice della polizia: il suo talento è fotografare il nulla, per renderlo visibile. Ma stavolta il nulla rischia di inghiottirla. Questo è il romanzo di una follia omicida che risponde a un disegno, terribile eppure seducente. E ogni volta che Marcus e Sandra pensano di aver afferrato un lembo della verità, scoprono uno scenario ancora più inquietante e minaccioso. Questo è il romanzo che leggerete combattendo la stessa lotta di Marcus, scontrandovi con gli stessi enigmi che attanagliano Sandra, vivendo delle stesse speranze e delle stesse paure fino all’ultima riga.
Linkontro 3
Confronto con Cesare Rimini: ricordi di un avvocato, collezionista e appassionato d’ arte.
Nietzsche. L’apolide dell’esistenza
Esiste un’ampia bibliografia dell’opera di Friedrich Nietzsche, ma la sua vicenda umana è rimasta molto più in ombra. Fini segue la vita di questo piccolo borghese, condizionata da una misteriosa malattia e dalla semicecità, attraverso gli intrecci con Richard Wagner, la fredda Cosima, l’irresponsabile e spietata Lou Salomé, le incomprensioni con la madre e la sorella: di crisi in crisi, la vita di Nietzsche vira verso una disperata e allo stesso tempo esaltata, feconda solitudine, fino alla drammatica esplosione della follia, che porta al lento e straziante dissolversi, per undici anni, di una mente straordinaria. Con l’approccio e la personalità del grande giornalista, Massimo Fini restituisce in un’opera saldamente appoggiata alle fonti e ai documenti, il Nietzsche uomo, con la sua fragilità, la sua quasi incredibile ingenuità e, naturalmente, la sua lucida e dolorosa intelligenza. Una fragilità esistenziale che fa di Nietzsche il sensibilissimo sismografo della crisi di un’epoca e di una cultura, quella occidentale, che arriva a maturazione proprio oggi.
Unità di risveglio
Il “risveglio” citato nel titolo della raccolta evoca una drammatica vicenda personale: nel maggio del 2005, in seguito a un banale intervento medico, l’autrice cade in coma e solo dopo un lungo percorso di riabilitazione la sua esistenza ritroverà una forma di “normalità”. Dunque un libro diaristico che ripercorre un vissuto drammatico trasformandolo in un percorso conoscitivo ed espressivo profondissimo. «Unità di risveglio è il diario-racconto in versi, fra speranze e paure, del mio ritorno alla vita a seguito di questa esperienza… Di come io abbia cercato di trasformare lo choc per quanto mi è successo, e per la mia nuova condizione, in un nuovo punto di partenza…”.
Nata a Genova, Giovanna Rosadini ha lavorato per la casa editrice Einaudi, come redattrice ed editor di poesia, fino al 2004, anno in cui è uscito, per lo stesso editore, Clinica dell’abbandono di Alda Merini, da lei curato. Ha pubblicato la raccolta Il sistema limbico per le Edizioni di Atelier nel 2008, e altri testi poetici in riviste e antologie collettive. Nel 2010 è uscito Unità di risveglio, per la Collezione di Poesia Einaudi. Per lo stesso editore ha curato Nuovi poeti italiani 6, antologia di voci poetiche femminili che ha suscitato un vivace dibattito e una larga eco, uscita nel 2012. La sua ultima raccolta poetica, il numero completo dei giorni, è stata pubblicata da Nino Aragno editore nel 2014.
La regola dell’equilibrio
Un eroe restio. Un dubbio morale assoluto.
È una primavera strana, indecisa, come l’umore di Guido Guerrieri. Messo all’angolo da una vicenda personale che lo spinge a riflettere sulla propria esistenza, Guido pare chiudersi in sé stesso. Come interlocutore preferito ha il sacco da boxe che pende dal soffitto del suo soggiorno. A smuovere la situazione arriva un cliente fuori del comune: un giudice nel pieno di una folgorante carriera, suo ex compagno di università, sempre primo negli studi e nei concorsi. Si rivolge a lui perché lo difenda dall’accusa di corruzione, la peggiore che possa ricadere su un magistrato. Quasi suo malgrado, Guerrieri si lascia coinvolgere dal caso e a poco a poco perde lucidità, lacerato dalla tensione fra regole formali e coscienza individuale. In un susseguirsi di accadimenti drammatici e squarci comici, ad aiutarlo saranno l’amico poliziotto, Carmelo Tancredi, e un investigatore privato, un personaggio difficile da decifrare: se non altro perché è donna, è bella, è ambigua, e gira con una mazza da baseball.
«Quando chiudemmo il verbale e l’udienza, lo spiacevole sentore della parola calunnia aleggiava sul procedimento. Tutti sapevamo che in qualche modo sarebbe rimasto lí, e tutti sapevamo che la procura avrebbe dovuto trovare qualcosa di molto solido, se non voleva che quel fascicolo finisse nella discarica delle archiviazioni o dei proscioglimenti».
Arte, mercato e collezionismo. Problematiche giuridiche, rischi e tutele per gli investitori
Biffi Arte e Schroders Wealth Management presentano
Arte, mercato e collezionismo. Problematiche giuridiche, rischi e tutele per gli investitori
L’avvocato Cristina Manasse, esperta in diritto dell’arte e d’autore, insieme a Marco Horak, perito d’arte del tribunale di Piacenza e a Luca Melegati, senior expert dipartimento vetri e ceramiche e direttore della sede di Milano della casa d’aste Wannenes, commenteranno il mercato dell’arte Italiano ed estero, affrontando temi quali la creazione di una collezione, attribuzioni e falsificazioni, la circolazione delle opere, le case d’asta ed i rapporti con i collezionisti, i diritti relativi alle opere e le tutele per gli acquirenti.
Una conversazione tra operatori del settore che si pone l’obiettivo di offrire ai collezionisti, o a coloro che si avvicinano curiosi al mondo dell’arte, alcuni spunti di riflessione ed accorgimenti pratici da considerare prima di investire nel mercato dell’arte, nonché elementi di valutazione per la tutela dei propri investimenti.
Introduce l’incontro Davide Auricchio, di Schroders Wealth Management, sede di Milano.
Daria Bignardi
“Vi dirò soltanto che mi lasciai pilotare
nel buio / da qualcheduno / che
m’aveva preso in silenzio per la mano”
(G. Bassani)
Ferrara. Alma e Maio hanno appena finito la scuola, si godono l’euforia d’inizio estate. Sono fratelli, legati da un affetto e da una vitalità profondissimi, oltre che da Michela, fidanzata di lui e migliore amica di lei. La vita scorre serena, anzi, felice: ma loro non lo sanno, di essere felici. Sarà solo Alma, anni dopo, a rendersi conto che quelli sono stati gli ultimi istanti della loro felicità.
È la fine degli anni Settanta, l’eroina comincia a dilagare: una sera per gioco Alma e Maio la provano. È Alma a proporlo, sarà Maio a non riuscire più a liberarsene. Sarà lui a sparire per sempre, inghiottito in una notte di nebbia sul Po. I genitori non sopravviveranno al dolore, Alma sì, ma come una reduce che non merita la propria fortuna. Bologna, trent’anni dopo. Antonia scrive gialli, è sposata con un commissario di polizia solido ma appassionato, è al quinto mese di gravidanza. È l’unica figlia di Alma, che per la prima volta le racconta della scomparsa di Maio. Antonia parte subito per Ferrara: è qui, nell’atmosfera dolce e misteriosa di una provincia piena di orgoglio e di segreti, dove ogni pietra ha una storia antichissima eppure il cielo sembra nuovo ogni giorno, che questa giovane donna conduce una ricerca avventurosa, destinata a svelare intrecci sepolti dal tempo, a riportare alla luce una verità bruciante eppure capace di restituire libertà a chi era schiacciato dal peso opaco del silenzio.
Sotto una luna occasionale
“Sic mea fata canendo solor…” (“Così allevio la mia sorte cantando…”): questa citazione tratta dai Carmina burana funge da appropriata cifra interpretativa di questa raccolta di poesie di Gian Paolo Bulla, che si è finalmente deciso – dopo decenni di attività poetica semiclandestina (sporadiche e occasionali sono infatti state sino ad ora le sue pubblicazioni di carattere poetico) – a pubblicare i suoi versi, a manifestare apertamente la sua passione e la sua vena, riconfermando il ruolo della poesia come “suprema finzione” (l’espressione è di Wallace Stevens) in grado di consolare e di alleviare in qualche modo il nostro destino, i tanti dolori e ferite della nostra esistenza.
(Dal saggio introduttivo di Franco Toscani)
Gian Paolo Bulla è nato a Piacenza nel 1955. Laureato in Lettere e Filosofia con indirizzo in storia medievale, è archivista di Stato nel Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal 2000 è direttore dell’Archivio di Stato di Piacenza. Questo libro, il primo, raccoglie una scelta dai versi scritti fra il 1976 e il 2011, alcuni dei quali sono apparsi solo in pubblicazioni miscellanee o in riviste di bassa diffusione.
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I quattro artisti di LINK realizzaranno un’opera i diretta coinvolgendo i visitatori in una vera e propria performance
a seguire
Conferenza Arte & Cibo a cura di Simona Bartolena curatrice del progetto LINK .
Premio Biffi 2014
Il 22.10.2014
Il Premio Biffi si rivolge agli artisti esordienti del Premio Arte ed è un tributo alla creatività, alla capacità di andare oltre la realtà e, talvolta, oltre l’immaginazione, in un luogo di poesia e di infinite possibilità. Quel luogo dove è nato Biffi, e dove ancora vive.
L’opera vincitrice sarà esposta da Biffi Arte a Piacenza e la sua immagine verrà editata in tiratura limitata in occasione del prossimo Natale sulle cappelliere che contengono i celebri panettoni Biffi. Un’opera d’arte che ne contiene un’altra.
L’arte, intesa come tensione creativa, è nel DNA di Biffi, nell’inventare e re-inventare ricette sempre nuove attingendo alla tradizione e rinnovandole in un ricco assortimento di specialità in continua evoluzione.
Biffi è un marchio di creazione di gusto, capace di immaginare e anticipare l’evoluzioni del mercato. Con queste premesse, l’azienda Biffi ha accettato con entusiasmo di essere lo sponsor del premio Arte 2014 e della quindicesima edizione del premio Cairo.
Una partecipazione attiva quella dell’azienda Biffi, un marchio vicino all’arte moderna e contemporanea che testimonierà questa vocazione assegnando un premio speciale | Premio Biffi | ad uno dei vincitori del Premio Arte
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Dessert
STORM & ROCK
Incontro con Angelo Ascoli
Incontro con l’autore Cezar Paul-Badescu
Cos’è la letteratura se non l’elegante occasione per mentire dicendo pur sempre la verità? Non una mezza, ché questo è un altro discorso. La letteratura è mentire, spudoratamente e senza rimorsi, dicendo il vero. Perché il vero è solo una parte di un tutto, come insegnava Lacan.
Sogno di una notte di mezza estate
Il 20.06.2014, ore 21:00
Ad inaugurare i Venerdì Piacentini di Biffi Arte sono gli allievi dell’Accademia della Musica. Un concerto di musica classica dalle oniriche atmosfere.
Quattro sberle benedette
Incontro con l’autore Andrea Vitali
In quel fine ottobre del 1929, sferzato dal vento e da una pioggerella fastidiosa e insistente, a Bellano non succede nulla di che. Ma se potessero, tra le contrade volerebbero sberle, eccome. Le stamperebbe volentieri il maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadà sul muso di tutti quelli che si credono indovini e vaticinano sul sesso del suo primogenito in arrivo, aumentando il tormento invece di sciogliere l’enigma, perchè uno predice una cosa e l’altro l’esatto contrario. Se le sventolerebbero a vicenda, e di santa ragione, il brigadiere Efisio Mannu, sardo, e l’appuntato Misfatti, siciliano, che non si possono sopportare e studiano notte e giorno il modo di rovinarsi la vita l’un l’altro. E forse c’è chi, pur col dovuto rispetto, ne mollerebbe almeno una al giovane don Sisto Secchia, coadiutore del parroco arrivato in paese l’anno prima. Mutacico, spento, sfuggente, con un naso ben più che aquilino, don Sisto sembra un pesce di mare aperto costretto a boccheggiare nell’acqua ristretta e insipida del lago. Malmostoso, è inviso all’intero paese, perfino al mite presidente dei Fabbriceri, Mistico Lepore, che tormenta il prevosto in continuazione perchè, contro ogni buon senso, vorrebbe che lo mandasse via. E poi ci sono sberle più metaforiche, ma non meno sonore, che arrivano in caserma nero su bianco. Sono quelle che qualcuno ha deciso di mettere in rima e spedire in forma anonima ai carabinieri, forse per spingerli a indagare sul fatto…
Non vale una lira. Euro, sprechi, follie: così l’Europa ci affama
Incontro con l’autore Mario Giordano
“Bisogna uscire dall’euro. Subito. Da quando è entrata in vigore, la moneta unica non ha fatto che disastri: ci ha resi tutti più poveri, ha accresciuto le differenze tra i Paesi e ha trascinato nel suo fallimento il sogno europeo dei nostri padri. Oggi l’Europa è soltanto un mostro burocratico e antidemocratico, sempre più lontano dai cittadini e dai loro bisogni, che ci opprime con la sua tirannia fiscale e con una quantità di normative astruse. È l’Europa dei diktat e delle troike, che impone agli altri severità e concede a sé ogni beneficio, l’Europa che taglia le pensioni ai cittadini e le aumenta ai suoi burocrati, che chiede sacrifici a tutti, ma poi fa vivere i suoi 766 parlamentari nel lusso, spendendo 2 milioni e mezzo di euro in rinfreschi e 4 milioni per rinnovare il centro fitness interno al Parlamento di Bruxelles. E l’Europa che non riesce a risolvere l’annoso problema della seconda sede di Strasburgo: un palazzo da 500 milioni che resta chiuso 317 giorni l’anno e che moltiplica i costi di funzionamento, costringendo ogni mese i deputati a gigantesche transumanze con un’enorme massa di documenti al seguito. È l’Europa che mantiene 139 sedi sparse in tutto il mondo e 5366 addetti, di cui 33 alle isole Figi, 37 alle Mauritius e 44 ai Caraibi, dove l’attività più impegnativa è una corsa di macchinine elettriche. Costo totale, 524 milioni di euro…”
L’ARTE DI SCRIVERE CONVERSAZIONI D’AUTORE A CURA DI MAURO MOLINAROLI
Incontro con l’autore Sandro Mazzola
HO SCELTO DI STARE DAVANTI ALLA PORTA (LIMINA)
Con prosa sincera e toccante, Sandro Mazzola si svela nella lucida ricostruzione di una vita e di una straordinaria carriera. L’infanzia, sconvolta dalla prematura perdita di papà Valentino e addolcita dalle fughe dietro un pallone in un campetto dell’oratorio, l’esordio nel calcio che conta, la crescita, come uomo e come atleta, e la consacrazione come campione indiscusso in una rincorsa, persino ossessionante, alla maglia nerazzurra. Con quel cognome pesante da portare e da gestire, almeno fino a una notte viennese nel maggio del 1964, quando comprese, con due reti e una coppa alzata al cielo, di essere finalmente Sandro Mazzola, e non più solo Sandro figlio di Valentino. E ancora, la Nazionale, il Messico, Rivera e quella partita leggendaria giocata a metà ; la maturità , l’addio al calcio giocato,il ruolo di manager e un pallone visto da un’altra angolazione. Con un’unica fede, profonda, incrollabile e rimasta intatta: l’Inter. Uno sguardo inedito che ripercorre settant’anni di calcio e di Italia: i trofei, i personaggi incontrati (da Meazza a Ronaldo), le storie e le confessioni, sopra un prato verde o dietro una scrivania, dirigente a fianco dei presidenti nerazzurri delle ultime cinque decadi, Angelo Moratti, Fraizzoli, Pellegrini e Massimo Moratti.
L’ARTE DI SCRIVERE CONVERSAZIONI D’AUTORE A CURA DI MAURO MOLINAROLI
Incontro con lo scrittore Francesco Alberoni
L’Arte di amare (Sonzogno)
Molti sono ancora convinti che ci sia una traiettoria obbligata dell’amore che incomincia con l’innamoramento, la passione ma poi declina e si spegne nella convivenza quotidiana, quando non finisce nel tradimento e nel divorzio. Ma sbagliano. Questo libro dimostra che la felicità e il piacere più intensi sono possibili soltanto nel grande amore erotico che conserva la freschezza dell’innamoramento, l’ardore della passione e che, anziché affievolirsi, col passare degli anni si intensifica. Dobbiamo tornare a dare alla parola amore il suo significato più pieno, più autentico. Perché il vero amore è rivelazione, ammirazione, adorazione, fusione con qualcosa che ci trascende e che dà un nuovo senso al mondo. Solo l’amore totale ci sa dare il brivido dell’assoluto, lo stupore del nuovo, il terrore della perdita e una felicità misteriosa, meravigliosa e divina. Il grande amore erotico si ottiene abbandonandoci all’amore, alla voglia di vivere, al candore dei sentimenti, alla sincerità, alla verità, alla libertà, chiedendo ciò che ci piace senza pudore, senza paura.
L’ARTE DI SCRIVERE CONVERSAZIONI D’AUTORE A CURA DI MAURO MOLINAROLI
Incontro con lo scrittore Massimo Fini
Di(zion)ario erotico. Manuale contro la donna a favore della femmina (Marsilio)
Un’opera provocatoria, a metà tra il sillabario divagante e la confessione personale, che esplora più di cento voci molto varie inerenti l’universo erotico femminile, così come lo vedono, e ne parlano gli uomini
A come “Atto sessuale”, B come “Bocca”, C come “Culo”… Scorrendo l’indice delle voci di questo audace dizionario-diario, che vanno dai prevedibili “Viagra”, “Vibratore”, a meno prevedibili spunti filosofici (vedi alla voce “Kant”) o neologismi come “Fica Power”, si potrebbe pensare a un’opera di machismo impunito, un trattato per lemmi che esalta la donna-oggetto, una lode alla femmina da letto. Ma questa guida alla libido femminile rigorosamente osservata dal maschio riserva più di una sorpresa, e la conclusione non è affatto scontata. Con uno stile crudo, che non si nega nulla ma non è mai volgare, spesso sarcastico, talvolta persino tenero, il Di(zion)ario è anche una provocatoria analisi del costume che, in qualche modo, ci mostra una delle tante prospettive con cui possono essere osservati, e vissuti, i rapporti uomo-donna.
Il mondo dell’eros visto con un occhio maschile, antifemminista ma non antifemminile
L’ARTE DI SCRIVERE CONVERSAZIONI D’AUTORE A CURA DI MAURO MOLINAROLI
Incontro con gli autori Rossella e Pino Farinotti
Rossella Farinotti, Il quadro che visse due volte, Ed. Morellini
Hitchcock, Visconti, Ford, Dreyer, Saura, Scott, Minnelli, Kubrick. Sono registi, maestri assoluti. La loro estetica è riconoscibile e magica. Fotogrammi che si assestano nella memoria di chi li ha visti, e lì rimangono. E poi la cultura di oggi, da Mario Schifano a Andy Warhol, da Kim Ki Duk a David Lynch. Perché questi autori si sono affidati ad altri maestri, quelli della pittura, hanno riconosciuto la prevalenza di quell’arte nobile e hanno portato, nei loro film, quel grande valore aggiunto. Hitchcock ha esplorato Hopper e Dalí: l’inquietante casa di Psycho e le immagini oniriche di Io ti salverò. Visconti ha attinto da Hayez: il famoso bacio in Senso. Il gladiatore di Ridley Scott è semplicemente un dipinto di Gerome. Kubrick ha “ricostruito” gli inglesi del Settecento, come Hogarth, in Barry Lindon e mostrato opere contemporanee (Brancusi o Mel Ramos) in Arancia meccanica. John Ford ha “rifatto” Remington, gran pittore del west in Sentieri selvaggi. Saura anima Goya (La fucilazione sulla montagna) nel suo Goya. I personaggi di Dreyer in Dies irae scendono letteralmente dai quadri di Rembrandt. Artisti come quelli citati, applicati ai film: dunque “scenografi” strepitosi, irripetibili, non più rintracciabili. Non sarebbero bastati… gli Oscar.
Pino Farinotti, E l’angelo partì da lei, Ed. San Paolo
Milano. Elena e Vanni, una coppia di giovani in carriera, portano avanti una storia complicata ma rischiarata da un figlio, Massimo, 8 anni. Quando il bambino comincia ad accusare problemi di salute, la loro vita – compreso il rapporto di coppia – si sgretola rapidamente. Massimo è affetto da una strana malattia di cui anche i medici non sanno cosa fare. È a questo punto che una donna, dolce e silenziosa, fa irruzione nella vita di Elena. Si chiama Maria. Le due diventano amiche, ma Elena non può che domandarsi chi sia Maria. Quella donna misteriosa porta con sé un’influenza positiva su chi incontra. È una strega, una maga, una santa? O forse…? Elena inizia a prendere in considerazione la possibilità che Maria sia quella…
L’interiorità , lo sguardo dentro.
In concomitanza con la rassegna Femminile, plurale a cura di Alessandra Redaelli, un viaggio attraverso la mente e il cuore delle donne guidati dalla psicologa Martina Rossetti e dalla scrittrice Irina Turcanu.
Festival del diritto
Un inedito connubio tra
musica jazz
e
scritti d’arte
in omaggio a
SECONDO TIZZONI
con
Paolo Dallatorre | dicitore
e
Sara Giovannini | voce
Erminio Cella | piano
Paolo Badiini | contrabbasso
ARTE, MENTE E CERVELLO NEL ‘900 | L’Età dell’Inconscio
Nei salotti viennesi la nascita delle idee che hanno segnato una svolta nella psicologia, nella neurologia, nell’arte e nella letteratura e che eserciatano ancora oggi la loro influenza. Nativi dell’iconscio ieri, digitali oggi, l’attenzione dell’epoca per la profondità dell’animo umano, in cerca della verità nascosta sotto la superficie.
L’incotro sarà condotto da
Martina Rossetti | psicologa
Paola Losi | professoressa di letteratura italiana
Premio Biffi 2013
Giulia Federico, 26 anni, Milano: è lei la giovane vincitrice della Targa d’Oro del Premio Arte per la grafica, ad essersi aggiudicata anche il Premio Biffi.
Il premio è stato consegnato giovedì 24 ottobre al Palazzo della Permanente di Milano in occasione della 14esima edizione del Premio Cairo per la quale Formec Biffi è sponsor.
L’opera, una natura morta intitolata Melone, è stata premiata dal nostro presidente il dott. Pietro Casella e dal direttore di Arte Michele Buonomo, con una targa accompagnata da una cappelliera, l’elegante confezione che contraddistingue il Panettone Biffi, che riporta come effige proprio l’immagine vincitrice. Parte del premio è anche una settimana di soggiorno-studio alla Saint Martins School di Londra, rinomata mecca internazionale del design.
L’opera di Giulia Federico sarà esposta presso Biffi Arte a partire dal 09 novembre fino al 30 dicembre.
Festival del diritto
Caffexpo Festival – “Gli standard nel settore agroalimentare tra luci ed ombre”
La Galleria Biffi Arte, in occasione della sesta edizione del “Festival del Diritto”, è lieta di ospitare, nel salone dell’ Antico Nevaio, la conferenza “Gli standard del settore agroalimentare tra luci ed ombre”, coordinata dalla Dott.ssa Antonella Sciarrone Alibrandi con interventi di Matteo Ferrari,Francesca Lotta.
ll fenomeno degli standard produttivi di emanazione privata ha assunto, negli ultimi anni, una dimensione del tutto nuova per complessità e diffusione. Sempre più spesso, infatti, le imprese della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) ne impongono il rispetto ai fornitori, in modo tale da garantire ai consumatori prodotti omogenei anche se realizzati da imprese dislocate in parti diverse del globo.
L’evento è organizzato nell’ambito della manifestazione “Festival del diritto” ed in collaborazione con “Università Cattolica del Sacro Cuore” di Piacenza
MARIA NEI CIELI
In concomitanza con Madonna Sistina Reloaded, l’ evento speciale Biffi Arte dedicato con levita’ e ironia al celeberrimo dipinto di Raffaello, una serata nella nostra migliore tradizione del coniugare musica e parola: il trio femminile di flauti e violoncello Affinity of Souls eseguirà’ brani antichi intervallati alla splendida prosa italiana cinquecentesca di teologi impegnati nella glorificazione di Maria Santissima. Prosa fatta vivere dalla voce di Paolo Dallatorre.
PUESIA
Claudio Vela, filologo di valore, tra i più’ competenti esegeti di un alchimista della lingua come Carlo Emilio Gadda, presenta l’ opera in piacentino di Gianni Zambianchi, poeta pugnace ma anche estremamente lirico che occupa un posto di primissimo piano nel panorama culturale della città’.
Nel corso della serata Zambianchi dara’ lettura di alcune poesie della sua ultima silloge, ‘Mé ‘d lüi la spiga.
Uomo o donna, chi e’ l’altro?
Secondo incontro/laboratorio guidato da:
Fabrizio Bertamoni – filosofo
L’ alterita’ e la diversita’ chi sono? Come si rappresentano? Dove le cerco e dove le perdo? Partiremo dal’ analisi di un’ opera che ha influenzato il pensiero filosofico e culturale del novecento che e’ stata capace di scuotere le coscienze per lungo tempo scatenando dibattiti tutt’ora irrisolti: Sesso e Carattere di Otto Weininger, scrittore austriaco morto suicida a soli 23 anni, come spunto per comprendere meglio se l’uomo e la donna sono veramente il polo positivo e quello negativo del vivere umano.
L’ UOMO CHE CATTURAVA I LETTORI
A cento anni dalla nascita di Piero Chiara, tra i più’ potenti narratori italiani del Novecento, Mauro Novelli, curatore di due ineccepibili Meridiani dedicati ai racconti dello scrittore di Luino, ci apre l’ officina segreta da cui sono usciti capolavori tanto divertenti quanto sottilmente tramati.
IL LIBRO D’ARTISTA IN FOTOGRAFIA
IL LIBRO D’ARTISTA IN FOTOGRAFIA
incontro con Silvana Turzio
Per “libro d’artista” si intende quel prodotto d’arte realizzato in pezzi unici o numerati in serie limitate a pochissimi esemplari. Nel caso dei libri d’artista fotografici l’intervento diretto dell’autore crea un unicum che sempre più sta prendendo interesse in ambito collezionistico.
Silvana Turzio ha insegnato Storia della Fotografia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato presso il Ministero della Cultura francese al Patrimonio fotografico di Parigi. E’ stata direttrice artistica della Biennale di fotografia di Nizza, 1993; ha curato: il Dictionnaire mondial de la photographie (parte italiana), Larousse,1996, Photographie italienne, Caméra International, 1996; Corps et décors du crime, mostra presso Hotel de Sully, Parigi, 2000; Progetto Personae, Provincia di Milano, 2005-2006. Pubblicista dal 1986, scrive regolarmente per quotidiani e periodici italiani e francesi.
La fragilita’ del Se’ dal mito di Narciso ai nostri giorni
Primo incontro/laboratorio guidato da:
Martina Rossetti – psicologa
Valeria Dell’ Acqua – psicologa
Dal mito alla realta’. Quanto incide il bisogno di riconoscimento nella strutturazione di un senso di Se’ adeguato a vincere le sfide contemporanee? Quanto e’ importante il senso di Se’ nella vita di tutti i giorni? Da dove hanno origine il Se’ e l’identita’, come sei sviluppano e quali sono le problematiche a cui si può’ andare tutti contro? Tutto questo si struttura in una societa’ caratterizzata dal prevalere dei bisogni del singolo rispetto a quelli collettivi, in cui l’io si costituisce al Noi.
Psicopatologia della vita quotidiana, come direbbe Freud!
LA DIMORA DELLO SGUARDO
LA DIMORA DELLO SGUARDO
un percorso all’interno della fotografia di Giovanni Chiaramonte
L’immagine di Chiaramonte si è formata sul modello della scuola americana di Alfred Stieglitz e di Minor White, e successivamente si innesta nel solco della tradizione teologica ed estetica della Chiesa d’Oriente, incontrata in Pavel Nikolaevič Evdokimov, Olivier Clément e, soprattutto, nel regista russo Andreij Tarkovskij ed ha come tema principale il rapporto tra luogo e destino nella civiltà occidentale..
Caratteristica della sua fotografia è l’uso del formato quadrato, Egli attribuisce al quadrato un valore simbolico, un valore di rapporto fra terra e cielo, in cui tutti gli elementi trovano la giusta collocazione.
IL COLLEZIONISMO FOTOGRAFICO
IL COLLEZIONISMO FOTOGRAFICO
con Rosanna Checchi (direttrice di ZOOM)
e Renato Corsini (Wave photogallery)
Attraverso una breve storia del collezionismo fotografico si cercano di rintracciare le ragioni storiche ed estetiche della presenza, all’interno del mercato dell’arte contemporanea, della fotografia. Cosa determina e da cosa dipende il valore della fotografia? Saranno affrontate questioni come la tiratura di un’opera, l’importanza del percorso artistico dell’autore, il valore e il ruolo sul mercato delle opere “vintage” e delle stampe contemporanee
Questa e’ una Canea!
Sabato 09 Marzo alle ore 16.30 al Teatro Filodrammatici di Piacenza verra’ presentato il libro – La Canea, un’ avventura durata quaranta’ anni- dedicato al più’ celebre gruppo teatrale piacentino e al suo fondatore e regista Giancarlo Maserati.
La nostra Galleria alle ore 18.00 sarà’ sede del’ anteprima del video – Questa e’ una Canea! – per la regia di Sara Bertuzzi.
Nel salone d’ onore saranno esposti alcuni manichini che indosseranno i costumi teatrali legati alle rappresentazioni di più’ grande successo dello storico gruppo
Modernita’ e classicita’
Conversazione con Elena Pontiggia
A conclusione del ciclo invernale del Giovedi’ da BIffi, una serata alla temperie artistica in Italia tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso. Un’ epoca d’oro per le arti figurative e l’ architettura, connotata da lotte feroci ma feconde tra sperimentalismo e Tradizione: a parlarne abbiamo invitato Elena Pontiggia, novecenteista tanto colta quanto coraggiosa, che dara’ tra l’ altro lettura di un curiosissimo inedito su Sironi su Piero Portaluppi, ovvero un gigante della pittura su un gigante del’ architettura di quel periodo davvero irripetibile dello Spirito della nazione.
Fare soldi facendo paura
Conversazione con Maurizio Cabona
A Quarant’ anni dall’ uscita nelle sale de L’ Esorcista, una riflessione su come il cinema americano abbia saputo conquistare le platee mondiali – in scaltra incoerenza con la propria ideologia illuministica – anche attingendo alle profondità’ più’ buie e morbose del nostro inconscio.
Utilità e bellezza
Conversazione con Stefano Poli
Utilita’ e bellezza
Conversazione con Stefano Poli
Ospite della serata sarà’ Stefano Poli, docente di storia dell’ architettura contemporanea al Politecnico di Milano, il quale parlerà’ del notevole contributo progettuale ed artistico fronti da Piero Portaluppi al grande slancio che il capitalismo privato diede all’ elettrificazione del Paese negli Anno ’10 e ’20.
Portaluppi, protagonista eclettico ed ironico del’ architettura del Novecento – ricorre quest’ anno il 125esimo della sua nascita – è tra l’altro celebrato nella mostra, in corso sempre presso Biffi Arte, Cattedrale di Luce, dove sono esposte rarissime fotografie riguardanti tutte le fasi di costruzione della Centrale Elettrica Adamello di Piacenza, capolavoro di mistica industriale che le immagini permettono di vedere nello splendore originale, assai diverso dalla condizione attuale, impoverita dai vari mutamenti tecnologici succedutisi nel dopoguerra e dalla dimissione dell’ impianto nel 1985.
Nelle numerose centrali elettriche da lui progettate, Piero Portaluppi riusci’ a coniugare esigenze industriali e bellezza in un equilibrio poche volte raggiunto anche dagli altri dell’ architettura del Novecento.
INCONTRO CON PADRE POLITI E ANNA POZZI
Sabato 19 gennaio 2013 alle ore 17,00 BiffiArte, nel contesto di Polvere Gialla, propone un interessante percorso descrittivo sulla Cina, attraverso una testimonianza di padre Giancarlo Politi, missionario del PIME di Milano e di Anna Pozzi, di MEDIAPIME curatrice della mostra Cina Perduta, nelle fotografie di padre Leone Nani. Sarà l’occasione per conoscere meglio un mondo e una cultura all’apparenza così lontani rappresentati nelle affascinanti foto dei primi del ‘900 di padre Leone Nani.
Padre Giancarlo Politi (missionario del PIME) Missionario dal 1966 è originario di Abbiategrasso ed in Cina ha trascorso diversi anni tra il 1970 e il 1993. Durante il periodo in Italia ha ricoperto l’incarico di direttore del Centro Missionario PIME di Milano e ha curato la direzione della rivista Mondo e Missione. Attualmente è legale rappresentate del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) ed esperto di questioni cinesi. Anna Pozzi (giornalista e scrittrice), è redattrice di Mondo e Missione, rivista del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere). Collabora con diverse testate giornalistiche e tiene incontri di formazione e seminari su questioni di politica, economia, società e cultura africana e sui temi dell’informazione globale. Ha realizzato numerosi reportage da una trentina di Paesi africani, del Maghreb e del Medio Oriente. Ha curato la mostra Cina perduta, nelle fotografie di Leone Nani e il relativo catalogo (Skira, 2004).
L’ Arte del pensiero felice
La consapevolezza di pensieri ed emozioni ci consente una scelta e una crescita personale.
Allenare l’attenzione è il primo passo per imparare a seguire luce della nostra personale cometa, apprendere semplici esercizi per sintonizzarsi sulle risorse interiori ed entrare in contatto con la nostra parte creativa.
Sara’ possibile osservare gli ostacoli nostro percorsi da una prospettiva distaccata e condividere le tracce della gioia.
Ingegno e Svelamento
Susanna Gualazzini, docente e storica dell’arte dal felicissimo intuito interpretativo, illustrerà gli enigmi alchemici contenuti di alcuni dei più affascinanti dipinti fra Cinquecento e Seicento.
Ma la bibliofilia e’ una malattia?
Luigi Mascheroni, fra i più brillanti giornalisti italiani – si deve a lui l’invenzione delle videorecensioni che tanto rumore stanno facendo in Rete – parlerà dei più famosi collezionisti di libri in Italia, e del sottile confine tra bibliofilia e bibliomania.
Il futuro della nostalgia
A cinquant’anni dalla pubblicazione de Il Giardino dei Finzi-Contini sarà Roberto Borghi, ormai una voce importante nella critica d’arte più aperta alle intersezioni letterarie e teatrali, a parlarci di un autore spesso sottovalutato ma dai profondi echi memoriali: Giorgio Bassani.
Le Signore dell’Arte
Rachele Ferrario, tra le voci più vivaci della critica d’arte italiana, presenta il libro che ha dedicato a quattro figure femminili che hanno lottato strenuamente per dare alla Pittura una propria, sofferta impronta: Carol Rama, Carla Accardi, Giosetta Fioroni e Marisa Merz.
Splendore del Barocco
A quattrocento anni dalla morte di Giovan Battista Guarini celebreremo l’autore del Pastor fido con la lettura, per la voce di Pietro Fiammenghi, di prose e versi di questo letterato e poeta che segnò il passaggio dalla classicità cinquecentesca al Barocco, e con l’esecuzione di brani musicali dell’epoca da parte di un trio diretto dall’apprezzatissimo violoncellista Graziano Beluffi.
I Ragazzi di Budapest
Nel Salone d’Onore della Galleria Uno strepitoso quintetto d’ottoni ungherese, gli In Medium Brass, fara’ risuonare questa notte d’estate della musica piu’ frizzante scritta per questi potenti e squillanti strumenti.
Un programma appassionante e per tutti i gusti, che spaziera’ da Bach a Gershwin.
AFRICA, QUESTA SCONOSCIUTA
Sabato 2 giugno, alle ore 18, a San Rocco al Porto, nell’ampio salone di Corte Biffi affacciato sul suggestivo laghetto dei cigni, in occasione dell’evento AFRICA, QUESTA SCONOSCIUTA, si succederanno alla tastiera gli allievi dell’Accademia della Musica di Piacenza. I loro saggi musicali saranno intervallati dalla lettura – eseguita dalla bella voce di Tino Rossi – di rari brani in italiano antico dedicati al più misterioso e inafferrabile di tutti i continenti.
L’evento ha l’ottimo scopo di raccogliere fondi per il mantenimento agli studi di tre alunni della Kids Alive Malindi, un istituto africano che sta molto a cuore all’Accademia della Musica: è il quarto anno che i suoi ragazzi suonano per questa generosa finalità, e Biffi Arte stavolta si è associata molto volentieri a pensare uno spettacolo che svaghi piacevolmente il pubblico oltre a fare dell’utile, mirata, non gridata beneficenza.