Gioxe De Micheli | Le trame della tela
4 Maggio | 2 Giugno 2019
GIOXE DE MICHELI
Le trame della tela | a cura di Chiara Gatti
Lo spazio storico della Saletta Biffi, ospita la mostra personale di Gioxe De Micheli, maestro della pittura figurativa e della narrazione poetica, venata di atmosfere metafisiche. Curato da Chiara Gatti, il percorso presenta una ventina di opere recenti, su tela e su carta, dedicate a un tema attuale ma sublimato da De Micheli come soggetto universale. Si tratta di una profonda riflessione sulla letteratura odierna dei grandi transiti, che abbraccia l’iconografia eterna del viaggio e della migrazione. Con una forma di sottile ironia, l’artista racconto storie di viandanti, venditori di oggetti umili, allegoria feriale di un mondo popolato di ricordi e nostalgie. Sulle spiagge della Maremma danzano personaggi reduci da un lungo cammino. Sono i suoi ambulanti apolidi incorniciati da un mare lirico ma inquieto. Ecco allora i suoi venditori di cappelli di paglia e aquiloni dalle code spezzate. Ed ecco anche il venditore di salvagenti, meravigliosa citazione dell’Uomo Vitruviano di Leonardo che, nelle sue proporzioni perfette, orchestra nell’aria ciambelle di gomma con calviniana leggerezza.
Come si legge nel testo a catalogo: “De Micheli non cede alla didascalia per dispensare moniti di accoglienza o denunzie di rigetto dell’altro. Il suo racconto è universale e tocca ogni forma di lontananza e abbandono. È solo leggendo le sue immagini con questa consapevolezza che si possono comprendere scene apparentemente enigmatiche: l’uomo sul jumping ball inghiottito dalla notte, gli aquiloni che perdono le code, gli imballi di cartone che appassiscono come fiori recisi, i litorali coperti di neve algida. Chiedetevi perché i suoi viandanti indossino il paltò anche d’estate. Perché il freddo li assilla in ogni stagione. Il paltò è una casa, un luogo sicuro, un riparo dalla tempesta, un galleggiante per il naufragio”.
Nota biografica
Gioxe De Micheli è nato a Milano il 27 gennaio 1947. Gioxe è la voce dialettale genovese di Giuseppe. Giovanissimo è andato “a bottega” da due tra i più rappresentativi esponenti del Realismo esistenziale, Giovanni Cappelli e Giuseppe Martinelli, in seguito, all’Accademia di Brera, sotto la guida di Gianfilippo Usellini, ha frequentato i corsi di Decorazione e Affresco.
Di lui hanno scritto critici e poeti: Raffaele De Grada, Giovanni Testori, Dino Buzzati, Luigi Carluccio, Franco Solmi, Raffaele Carrieri, Roberto Tassi, Rossana Bossaglia, Giorgio Seveso, Giovanni Raboni, Giorgio Luzzi, Elena Pontiggia, Vivian Lamarque, Gianfranco Bruno, Tiziano Rossi e Chiara Gatti. Nel 1994 ha realizzato un grande trittico per il Palazzo di Giustizia di Milano e nel 2001, a Collodi, un grande murale per la Fondazione Pinocchio. Dal 2013, il suo Polittico della Maternità, trova definitiva collocazione nella chiesa romanica di San Biagio a Lombrici di Camaiore (LU). Vive e lavora a Milano.