1921 – 2021
| FOTO CROCE: CENTO ANNI DI STORIA ATTRAVERSO LE IMMAGINI

A cura di Maurizio Cavalloni, Mario Di Stefano, Rocco Ferrari, Ippolito Negri

  • Sala Antico Nevaio

    5 Dicembre 2021 – 9 Gennaio 2022

La memoria di una città racchiusa in migliaia di scatti fotografici, un archivio che contiene gli archivi. Questo oggi il contenuto dello studio fotografico Croce, fondato cento anni fa da Gianni Croce e oggi vivo, giovane e rinnovato. Grazie a Maurizio Cavalloni che giovane di bottega di Croce ne è divenuto successore sul campo e che oggi ha passato la mano a Rocco Ferrari, a sua volta formatosi con Cavalloni e poi all’Accademia Teatro alla Scala: grazie a questi virtuosi avvicendamenti, l’enorme eredità dell’archivio di Gianni Croce non solo non si è dispersa ma si è arricchita di altri archivi a partire da quello dei fratelli Manzotti, per decenni, insieme a Croce architrave della cronaca e della documentazione fotografica di Piacenza.

Via via l’archivio si è ampliato a contenere altri fondi di fotografi che hanno documentato professionalmente, ma anche amatorialmente, la città e il territorio, con l’occhio non già all’immagine di famiglia ma a un contesto più generale. In qualche caso sconfinando anche altrove, ma sempre con l’attenzione alla documentazione di luoghi e fatti.

Grazie al grande lavoro di raccolta fatto da Cavalloni, insieme al collega Franco Pantaleoni, poi prematuramente scomparso e alla disponibilità, oggi, di Rocco Ferrari, gli archivi si aprono in un saggio infinitesimale, per quanto significativo, che porta in evidenza i contenuti degli archivi stessi con foto, o fondi fotografici, di Domenico Antro, Carmen Artocchini, Piero Benzi, Roberto Berti, Maurizio Cavalloni, Gianni Croce, il fondo Fagnola, Azelio Fabrizi, Rocco Ferrari, Antonio Ghezzi, i fratelli Manzotti, Carlo Musajo Somma di Galesano, Franco Pantaleoni, Alberto Rosanigo, Franco Sartori, Gianfranco Scognamiglio.

Occhi puntati su Piacenza e il suo territorio che, partendo dalla fine Ottocento, sino a tempi recenti, permettono non già un percorso esaustivo nella storia e nelle immagini ma un piccolo saggio di quanto professionalità e passione hanno lasciato come patrimonio di memoria di una terra nel tempo.

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