ALESSANDRO VASAPOLLI
Dé Voilées
07 Settembre – 05 Ottobre 2019
FIGURATIVAMente
Cinque percorsi intorno alla figura
BRIZZOLESI/GUGLIELMETTI/MALOBERTI/VASAPOLLI/ZUCCHELLA
Main Gallery/Sala Biffi/Area Bookshop
ALESSANDRO VASAPOLLI
DéVoilées
7 settembre – 5 ottobre
Inaugurazione Sabato 7 Settembre ore 18
Suggerire nella trasparenza di un velo che di-svela: con candore e pudicizia il racconto fotografico di Alessandro Vasapolli restituisce al corpo femminile tutta la sua archetipica innocenza.
L’arte fotografica di Alessandro Vasapolli nasce da quella particolare fascinazione che chiamiamo “bello”. Ma non è estetizzazione superficiale. Vasapolli astrae, potenzia, armonizza colori e forme, crea un ritmo, coordina energia e struttura e arriva così a quel carattere universale che chiamiamo “bello”: un equilibrio di forze tra percezione sensoriale e significati.
Restio a ogni classificazione, il lavoro fotografico di Vasapolli esprime i principi fatti propri durante gli anni di studio e di ricerca: un modus operandi scientifico coniugato all’ amore verso le humanities liberamente reinterpretate.
Le sue immagini, parti visibili e parziali di una realtà invisibile e immensa, diventano espressioni di una forza poetica sussurrata attraverso leggerezza di forme e soavità di colore. La visione si fa trasparente. Appare la luce che, discreta e aurorale, si espande come un profumo. Atmosfera indefinita, quasi luogo iniziatico.
Una totale assenza di peso nelle linee dei corpi flessuosi come silhouette, negli arti allungati come fossero ali, nelle chiome sciolte e raccolte in spazi luminosi. Una verticalità aperta: le figure emergono da uno sfondo che pare infinito mentre occupa solo i quattro quinti. Poi i veli. Sembrano cadere dal cielo traversati da un chiarore che si posa e tracima come l’acqua sui bordi dei fiumi. Trasparenti serrano i corpi, vetri rotti di bottiglia. Le figure stesse appartengono a quei fondi, tutto è animato dall’interno. Donne come cavallucci marini, immobili nella corrente. Emerge una solidità petrosa quasi cristallina opposta ai movimenti. Un velo o una piega della gonna, gli angoli delle braccia. Espressione di un mistero.
Vasapolli compie un atto di osmosi con quanto lo circonda, nutre le sue opere di sentimenti, solitudine, infinito. C’è un’altra solitudine, quella di una figura immobile e perduta che volta le spalle e contempla, avvinta dalla nostalgia di una pienezza che resta impossibile da raggiungere. Nasce una forma di attrazione simile a quella che attira i pescatori in fondo al mare o al potere di Lorelei.
Vasapolli esclude ogni esteriorità. In lui dominano un senso mistico del mondo e una tecnica precisa. L’evento avviene là in fondo, nella profondità dell’opera. Immergendoci in un universo emozionale spetta a noi tessere i fili. E’ nostro compito sollevare i veli, cercare un cammino segreto, uno svelamento.
Valerio Consonni