ALESSANDRA CHIAPPINI
| OCEAN’S BREATH il respiro dell’oceano
Antico Nevaio
5 ottobre – 2 novembre 2024
Una pittura che frantuma il dato esterno per diventare pura emozione e raffigurare la struttura profonda di un paesaggio magico e infinito, intenso e potente come quello delle isole Skellig sulla costa atlantica dell’Irlanda del sud, patrimonio dell’Unesco dal prezioso habitat naturale.
Per Alessandra Chiappini, artista visiva nata a Piacenza nel 1971, la natura è da sempre lo spunto per una profonda ricerca pittorica intuitiva, di forme, volumi, colori. Una natura dove immergersi e rigenerarsi allontanando dalle mente ciò che non è essenziale.
La sua ultima mostra “Ocean’s breath” a cura di M. Chiara Cardini e in programma dal 5 ottobre al 2 novembre 2024 presso la galleria Biffi Arte, in centro storico a Piacenza, nasce proprio dopo aver partecipato a una residenza d’artista vicino alle isole Skellig, nella regione del Kerry, e le sue tele riportano il profilo di quelle vette ripide e aguzze e di paesaggi senza tempo dove ancora i ritmi della vita sono in armonia con quelli della natura. Dall’esperienza irlandese è scaturito un progetto articolato, che oltre ai dipinti prevede la realizzazione di sculture in carta e fil di ferro e di composizioni di fotografie rielaborate a mano e digitalmente. Un progetto che ha trovato un’ambientazione ideale nelle sale dell’antico nevaio di palazzo Marazzani, in cui ha sede Biffi Arte, una galleria d’arte contemporanea ed al tempo stesso laboratorio per la sperimentazione di diversi linguaggi espressivi per artisti affermati ed emergenti, attiva dal 2009 con sguardo e relazioni di carattere nazionale.
Un vissuto e un visto che è stato riversato sulla tela liberando la mano e il gesto per un’interpretazione emozionale capace di andare oltre il visibile.
Le diciannove opere esposte a Piacenza, nove dipinti, quattro sculture e sei composizioni fotografiche, sono un racconto dettagliato di tutto questo, un lavoro di sintesi quasi astratto, dove il paesaggio è ridotto a pochi, densi tratti riassuntivi, dove il nero, a volte accennato altre invadente, altre ancora lacerante, determina in maniera forte gli spazi sulla tela, circondato da toni tenui che ne esaltano la presenza scenica. Altri dipinti, della serie Ostrakon, riprendono con tessuti e garze le forme a spirale delle conchiglie.
Le sculture, intitolate Foraminifera, alludono a forme biologiche marine microscopiche semplificate fino alla struttura geometrica che sta alla base delle forme di vita minimali.
Le sequenze fotografiche, composte in forma di appunti affissi per generare le sintesi successive, recano le tracce di interventi interpretativi a mano libera o anche digitali; richiamano l’opera Ocean’s Breath, installazione site-specific in forma di ara realizzata a BallinsKelligs in cui una traccia ondulata di conchiglie richiamava il ritrarsi della risacca sulla spiaggia.
Nota Cardini, curatrice della mostra: “Nell’intatto paesaggio della penisola del Kerry lo sguardo si estende senza limiti tra la terra e il mare, superando le scogliere esposte ai venti di sud-ovest verso uno spazio sconfinato. Anche il pensiero si muove tra la natura selvaggia e la propria interiorità, dischiudendosi a una dimensione contemplativa dell’esistenza. In tale ambiente il moto ondoso, il vento, il percorso del sole, la sabbia e le rocce hanno generato nell’artista un intimo dizionario visivo che oggi prende vita negli articolati spazi dell’antico nevaio della Galleria.”
Per Alessandra Chiappini questa mostra si genera da “un’esperienza intensa, avvolta da una natura potente, di vento, pascoli e cieli striati, di onde che si infrangevano sulla scogliera, sapendo che ogni tanto una balena passava lì davanti, che oltre la collina c’era un menhir millenario e vicino alla spiaggia un pozzo sacro d’epoca pagana”.