MAGDA CHIARELLI
NATSUMI DI VITO CHIRICO
GEORGIA HERRERA
ISABELLA IOZZI
SHIVA JABARIKHATAB
SUSANNA MANSTRETTA
GRACIA RESTA
TIZIANA SANTOLI
| CONCEPTION

A cura di Maurizia Bonvini

  • Sala Antico Nevaio

    29 Ottobre 2021 – 28 Novembre 2021

Conception, ovvero concezione, concepimento, ma anche concetto, idea.

In quanti modi e con quante sfaccettature si delinea e si esprime la creatività femminile?

Prova, esplorazione, scoperta, realizzazione, denuncia, protezione, accudimento sono alcune strade. Ma le vie sono mille altre ancora.

Conception mette in scena otto artiste, diversissime per formazione, linguaggio, età provenienza, cultura, desideri e aspettative, le avvicina e fa dialogare in un percorso che risulta subito circolare e compenetrante. Non esiste tra le opere un effetto mirror, ciascuna esprime e mantiene ben delineata la propria identità e forma espressiva, ma ognuna chiarisce e prosegue il dialogo delle altre, con un’empatia che forse è la cifra comune, la chiave che apre le porte e consente a tutte di sviluppare il dialogo.

Otto donne delineano aspettative, dubbi, inquietudini e attese.

Magda Chiarelli

Nata a Milano e cresciuta tra Emilia e Romagna, ha iniziato a dipingere da bambina e ha continuato frequentando botteghe di maestri e scuole di teatro. Gli studi letterari e all’Accademia di Belle Arti di Brera le hanno permesso di sviluppare una ricerca su colore e pittura, di avvicinarsi al mondo delle performance, delle installazioni, della visual art.

Nel 2017 inizia la PhotoPaintingFusion, tecnica nella quale una foto e un dipinto si fondono perdendo concretezza e matericità, diventando un‘opera dove ogni immagine e ogni sfumatura rimandano non solo a se stesse ma anche a tutto ciò che potrebbe essere.

magdarteclaudio.com

Natsumi Di Vito Chirico

Nata a Tokyo da padre italiano e mamma belga, si laurea in decorazione all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano.

Ha vissuto in varie parti del mondo, compresi due anni in Cina, in un confronto costante con linguaggi e culture diverse. Lavora con grandi teli in stoffa pesante e su tavole in legno poi coperti da strati di veli, a volte di carta, per celarne l’immagine e farla percepire. Lavori che diventano installazioni. Come un’installazione è quella creata site specific per questa esposizione: portali che segnano il tempo, aprono e chiudono, nascondono, dividono il passato dal presente, frontiere chiuse nella memoria ma che si spalancano sul futuro.

natsumidivitochirico.com

Georgia Herrera

Laureata in Arti grafiche all’Accademia di Belle Arti di Brera, italo-dominicana, espone da anni fra Milano e Parigi, misurandosi con linguaggi diversi, che mescolano la ricchezza di terre e culture con le quali è cresciuta. Herrera le esplora, prima lavorando e trasformando immagini della natura che la circonda, immagini che negli anni si sono depositate in lei costruendo un paesaggio intimo, acquisito, che lei rielabora sviluppandole in pattern personali dove si riflettono i colori caldi e toni decisi dei Caraibi su tessuti plasmati in abiti dai tagli raffinatissimi e contemporanei. Ma anche in bianchi e neri dal tocco unico. La cifra distintiva di Georgia Herrera, fin dai primissimi lavori è l’eleganza, lontana da ogni eccesso, che proprio per questo spicca sempre e ovunque.

georgiaherrera.com

Isabella Iozzi

Laureata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, con Master in Arti performative e spazi comunitari, Isabella Iozzi, 27 anni, la più giovane tra le artiste di questo progetto, con tocchi delicati e profondi si avvicina e esplora il mondo di identità soprapposte del passato con foto e oggetti, alla ricerca di una chiave di lettura del presente, elementi da metabolizzare per proiettarsi nell’avvenire.

Shiva Jabarikhatab

Nasce e cresce a Theran, laureata in grafica all’Accademia di Belle Arti di Brera da oltre 10 anni vive e lavora in Italia. La situazione femminile in Iran è sempre al centro delle sue opere e delle sue denunce incessanti. Nei lavori presentati Jabarikhatab denucia la lapidazione delle donne con stampe dai colori accesi. I cromatismi intensi del rosso e giallo e nero indicano pericolo, buio, violenza. Nella serie esposta in mostra, Shiva mostra stampe realizzate da una matrice Gum Print. Le opere ritraggono le vittime del serial killer iraniano Saeed Hanaei che ha ucciso 16 donne, prostitute, “per amore di Dio e per la tutela delle religione” come dichiarò al processo.

Spiega l’artista: “In genere dalle matrici si trae un numero preciso di stampe prima che si deteriorino. Qui ho scelto di utilizzarle fino a logorarle, a strapparle, proprio come le donne rappresentate hanno dovuto usare il loro corpo. La matrice diventa così l’opera vera e propria e la stampa il processo per crearle.”. Ci sono riproduzioni di foto segnaletiche, provengono dagli archivi della polizia perché alcune donne furono arrestate prima di incontrare l’assassino. Nel video Jabarikhatab dà voce alle stesse donne, le loro testimonianze sono doppiate infatti da artiste iraniane. La cronaca diventa così lo spunto per denunciare la mancanza di libertà per le donne in Iran.

shivajabarikhatab.com

Susanna Manstretta

Ha frequentato l’Istituto Italiano di Fotografia, ha esposto più volte Parigi alla Gallerie 59 Rivoli, e alla Mairie del XIII arrondissement. Da sempre l’obiettivo è il suo trait d’union con il mondo, il sistema con il quale può comunicare desideri ed emozioni. Che sia quello semplice di uno smartphone, quello più duttile e preciso di una reflex, quello sfaccettato di una apparecchio analogico, Manstretta sa trasformarlo in uno strumento per penetrare la realtà. Sia quella intima dei primi autoscatti, sia il tocco sicuro che punta all’esterno, a leggere gli altri degli ultimi progetti. Di certo, quasi senza rendersene conto, ogni suo scatto riproduce un mondo tridimensionale, contorto e spesso, quasi tangibile.

susannamanstretta.wixsite.com/photo

Grazia Resta

Artista poliedrica, nasce a Bari e si sposta in varie città d’Italia, esprime l’amina mediterranea, tranquilla e inquieta al tempo stesso, riassume lo spirito profondo e vagante del Mare Centrale, culla di culture da cui tutto è partito. Lei rilegge, ricicla e trasforma, senza limiti. La sua produzione parte dai tessuti e arriva alla resina, passa per sfere di cristallo dove ingloba e mostra scarpe e oggetti irridendo e denunciando un consumismo esasperato, gioca con i colori in cromatismi che riflettono sempre una ironia sottesa, sottile e indomita.

La sua Ombra del pizzo, un telo in pizzo nero, intagliato, ”scolpito”, definito tanti fili rossi che scendono, traccia un’ombra decisa sulla parete. Camminando tra lavoro e parete grava sullo spettatore il peso dell’ombra del “pizzo”. Un’opera creata per puntare il dito contro la mafia, la cui percezione all’estero è un po’ distorta e legata un’iconografia e a un modo di agire anni ’70, continua invece a permeare la società con presenze, mezzi e sistemi sempre nuovi. Sui quali Resta attira l’attenzione perché non si abbassi mai la guardia.

graziaresta.it

Tiziana Santoli

Nata a Bologna, cresciuta a Milano, laureata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera ama esplorare linguaggi diversi, realizza installazioni e tele, immagina oceani blu sui quali navigare, racconta la sua biografia stampandola su piume, attraverso le sue foto di bambina, poi le cala da una gabbietta, le nasconde in casette di carta (costruite a mano) e chiuse da un tulle, le stampa su riquadri di stoffa in lino. Per ritrovarsi ancora.

E’ tra le fondatrice diTravellingArt-ArteinViaggio.

tizianasantoli.com

I profili di tutte le artiste:

travellingart-arteinviaggio.com

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