IL DOTTOR SIMONETTI E I SUOI PAZIENTI
| OPERE DEL NOVECENTO DALLA COLLEZIONE MAZZOLINI

In mostra al piano terreno della Galleria Biffi Arte un corpus di 28 opere provenienti dalla Collezione Mazzolini di Bobbio, a ricostruire il delicato e proficuo rapporto di amicizia e amore per l’arte fra Giovanni Battista Ettore Simonetti (1909-1992) proctologo di fama internazionale, uomo austero e coltissimo, collezionista d’arte sensibile e illuminato, e uno specialissimo gruppo di pazienti: di fatto alcuni fra i più importanti artisti attivi, e non solo, nella Milano dell’epoca. Laureatosi a 23 anni in Medicina e Chirurgia, perfezionati gli studi in Germania e in Francia e specializzatosi in chirurgia vascolare, gastroenterologia, diabetologia, ematologia e altri settori, il dottor Simonetti a Milano riceveva nello studio medico di via San Raffaele 3, che gestiva insieme alla sorella Fede Simonetti (1906-1994), come lui appassionata collezionista. Le prime acquisizioni dei due medici, dovute per lo più a donazioni di pazienti, riguardarono soprattutto dipinti di tradizione ottocentesca dei primi decenni del Novecento e opere di Filippo De Pisis eseguite negli anni Trenta con rapidità di tocco. In seguito il gusto artistico dei due medici si orientò verso il decennio centrale del Novecento anche grazie alla frequentazione di Rosa Mazzolini, assistente nell’ambulatorio dal 1950 e che ha donato la collezione alla nostra diocesi, e all’acquisizione di opere contemporanee. Le donazioni da parte di pittori che richiedevano prestazioni professionali al medico e in cambio offrivano al dottor Simonetti un lavoro personale, o ricevevano da lui commissioni artistiche, contribuirono, insieme agli acquisti, a far crescere la raccolta e a renderla estremamente composita, con pezzi appartenenti a differenti correnti, tanto che la collezione consente uno sguardo privilegiato sul clima culturale nella Milano di quegli anni. Prese forma una raccolta qualificata dalla considerevole varietà di dipinti, in considerazione del fatto che nello studio medico era possibile incontrare, solo per citarne alcuni, artisti come Ottone Rosai, Mario Sironi, Fiorenzo Tomea, i fratelli Pomodoro, Antonio Recalcati, Giorgio De Chirico. La connotazione eterogenea della collezione, dovuta in parte al pervenire casuale di opere da artisti in cura, oltre che a scelte di gusto nel contesto milanese del secondo dopoguerra, consente oggi un itinerario significativo lungo l’arte del Novecento.
L’unione tra i due nuclei artistici Simonetti-Mazzolini ha permesso di conservare ed esporre in una sede prestigiosa come l’abbazia di San Colombano (dove il 23 novembre del 2015 è stato inaugurato il Museo della Collezione Mazzolini) capolavori acquisiti nell’arco di un cinquantennio di fervore collezionistico. Negli anni successivi alla donazione (2005), mostre riguardanti la raccolta si sono svolte a Piacenza, Brindisi, Teramo, Trieste, Padova, mentre singole opere hanno partecipato a esposizioni monografiche.