BLAST-ART

LORENZO CECILIONI

FORTUNATO CIANNILLI

PERRY COLANTE

ERICA CONTI

DANIELE FORTUNA

VENDELA VIKBERG

VERONICA LAROTONDA

ANDREA MATTIELLO

DONATELLA SOMMARIVA

MATTEO VENTURINI
INSTABIFFIARTE #2

Digital Editor Stefano Gazzola

A cura di Biffi Arte

  • Antico Nevaio

    19 Marzo – 10 Aprile 2022

Dal 19 Marzo al 10 Aprile 2022
Inaugurazione Sabato 19 Marzo ore 17

InstaBiffiArte#2 rappresenta il secondo step del progetto speciale Biffi Arte On Air: partito all’inizio del primo lockdown, Biffi Arte On Air ha offerto esclusivamente on line, una serie di group show virtuali con artisti selezionati, a gruppi di tre, attraverso Instagram. Al turn over delle mostre virtuali, che si sono susseguite fino a Dicembre 2021, fanno ora seguito tre mostre in presenza, negli spazi dell’Antico Nevaio, per dare concretezza al lavoro di artisti non ancora perfettamente riconosciuti dall’establishment ufficiale del sistema dell’arte ma portatori di una ricerca solida e competente.
Con questo progetto, la Galleria Biffi Arte prosegue la propria vocazione di scouting, già coltivata da molti anni con il Premio Biffi, nell’ambito del Premio Arte di Cairo Editore.
Il group show che parte il 19 Marzo presenta una selezione dei lavori di Blast-Art, Lorenzo Cecilioni, Fortunato Ciannilli, Perry Colante, Erica Conti, Daniele Fortuna, Veronica Larotonda, Andrea Mattiello, Donatella Sommariva, Matteo Venturini.

BLAST-ART
Gianluca Simonetti, nome d’arte Blast-art, classe ‘89, si avvicina fin da subito al mondo del vintage occupandosi di antiquariato e modernariato. La sua passione si converte poi nel creare opere riutilizzando e rivalutando materiale pubblicitario vintage tratto da riviste dell’epoca e traendone collages. Nessun ricorso alla tecnologia e nessuna manipolazione, solo un lavoro manuale certosino e attento ai dettagli. Le sovrapposizioni di immagini diverse generano visioni a volte umoristiche e a volte più serie: alla base di tutto c’è lo scopo di raccontare una storia e di dare la propria interpretazione del mondo

LORENZO CECILIONI
Artista pesarese a cui va riconosciuta una familiarità innegabile con l’arte e le sue espressioni. Figlio di ceramista e nipote di Franco Bucci, a sua volta ceramista di fama mondiale, Lorenzo Cecilioni è grande appassionato di Arte povera e con materiali eterogenei (sale, gesso, legni, catrame, cemento) crea opere e oggetti di estrema pulizia formale. Come un esperto artigiano, brucia, assembla, setaccia e trasforma cuoio, legno, carta, ma anche materiali più indocili, uno fra tutti il piombo. Ecco allora che l’unione alchemica delle materie, l’incontro delle stesse tramite iconografie/geometrie note o inafferrabili, sostanzia la ricerca dell’artista, con esiti più complessi di quanto non sembri al primo sguardo.

FORTUNATO CIANNILLI
Nato in Puglia ma emiliano di adozione, classe 1986, pittore e illustratore, Fortunato Ciannilli matura negli anni uno stile personale, con tratti decisi e cromie brillanti. Le sue opere rivisitano in forma surreale le principali icone dell’arte, della musica e dello spettacolo: volti famosi reinterpretati, in un universo estetico originale e originario. L’artista gioca con i concetti di forma e materia: divide, brucia, incolla, cambia di stato, in un rifiuto della forma fatto di gesti spontanei.

ERICA CONTI
Classe 1991 a Bologna, Erica Conti vive e lavora a Cesena. Nel proprio lavoro artistico cerca di riportare l’attenzione verso il corpo, in quanto materia, come se fosse un muro da attraversare per poi uscirne dall’altro lato. Vedere oltre il visibile, toccare oltre il tangibile, l’utopia di un corpo incorporeo. Una ricerca continua che la porta costantemente oltre al conosciuto e al già vissuto. Ricerca ogni giorno l’equilibrio tra precisione, tecnica, proporzione e quell’ “altrove” che è rappresentato dalla distruzione della perfezione e dall’incompletezza della figura.
L’opera è per l’artista il racconto di questa continua ricerca di equilibrio tra conosciuto e ignoto. L’obiettivo verso lo spettatore è quello di donare un dubbio, il desiderio è quello di far crollare le certezze che costituiscono gli schemi mentali che lo spettatore utilizza per approcciarsi al mondo.

DANIELE FORTUNA
Nato nel 1981 a Milano, si forma all’Istituto Europeo di Design di Milano. Continua a coltivare l’interesse per il design al quale, a partire dal 2007, coniuga la ricerca artistica.
Al ritorno da un lungo soggiorno irlandese, avvia il proprio progetto artistico con opere realizzate in legno disegnato, tagliato, scomposto, colorato e infine ricomposto. Nascono lavori che veicolano significati forti ed evocativi. L’artista va oltre la sua personale visione e osa.

VERONICA LAROTONDA
Classe 1984, nata a Verbania e laureata in Architettura, Veronica Larotonda ha sempre avuto un innato interesse per l’acqua e per ciò che esprime: potenza, movimento, causalità. L’acqua si presta ad un parallelismo con lo scorrere e il fluire della vita e delle emozioni, in tutta la sua forza. Per questo motivo ha deciso di utilizzare l’acqua come primo potente mezzo espressivo che rende possibile la connessione tra l’essere umano e il mondo esterno.
L’acqua è una tela mutevole sulla quale l’artista non ha il pieno controllo, e rappresenta la superficie perfetta per imprimere una prima impressione della realtà che scorre, in un alternarsi di impulso e composizione, intenzione e accettazione.
Le forme astratte che l’artista crea con la preziosa collaborazione dell’acqua sono la rappresentazione della potenza espressiva dell’inconscio sotto forma di velature di colore fluide e stratificate; a questa prima fase segue lo sforzo e al tempo stesso il piacere di voler plasmare quell’indeterminatezza astratta per direzionarne la potenza creativa, verso un obiettivo che si potrà materializzare e concretizzare nella vita. Così dalle pure forme astratte viene successivamente modellata una nuova forma, che si sovrappone con delicatezza a quella originaria, senza volerne snaturare l’essenza, ma completandosi e fondendosi in una nuova figura corporea.

ANDREA MATTIELLO
Classe 1975, Andrea Mattiello è nato a Montecatini Terme, vive e lavora a Pieve a Nievole (PT). Artista introspettivo, analista attento e sensibile seleziona pochi elementi della realtà quotidiana in cui si trova e li utilizza come simbolo di grande contenuto espressivo. Figure ordinarie ed elementari riescono, tramite improvvisi e corrosivi atti creativi, ad attivare l’attenzione rifacendosi a certi stilemi fumettistici e a spassosi graffitismi oscillanti tra cultura e banale quotidiano. L’artista continua la sua ricerca attraversando tematiche e soggetti diversi, così come materiali nuovi. Nel 2015 si accosta alla tecnica del collage che diventa una nuova forma di sintesi espressiva con cui comunicare.

PERRY COLANTE
Nato a Rimini, classe 1981, lavora come grafico pubblicitario e illustratore per una importante azienda di San Marino. I suoi lavori interpretano messaggi forti su temi sociali attuali, e sono spesso portatori di disagi interiori, modalità ossessive e conflittuali. E’ un linguaggio personale, intriso di contro-cultura neo-pop, in un mondo animato da visioni in technicolor.

DONATELLA SOMMARIVA
L’amore per l’arte appreso e gustato in famiglia fin da bambina, il genio creativo dei genitori e dei fratelli, gli incontri e i numerosi addii, la natura con i suoi profumi e i suoi colori, la voglia di giocare facendo sul serio… tutto questo e molto più plasma la personalità di Donatella il cui DNA, seppur a sua insaputa, conteneva già scritto l’inevitabile destino. Un destino che lei riconosce e abbraccia quando, dopo aver esplorato il mondo dall’esterno, decide di scoprire il proprio mondo interiore. A questo punto l’introspezione diventa spiritualità e non può più contenerla. Lei, così restia a parlare di sé, inizia a lasciare le proprie tracce sulla tela: tracce dapprima informali ma poi sempre più struggenti, oniriche, addirittura mistiche. Non è raro infatti che nei suoi dipinti si scorgano numeri, volti, situazioni non volutamente impresse sulla tela ma assolutamente reali. È come se, dipingendo i suoi dialoghi interiori, “qualcuno” le rispondesse col suo medesimo strumento.

MATTEO VENTURINI
Nato a Ferrara, classe 1988, Matteo Venturini è perennemente impegnato nella ricerca del linguaggio personale e della dimensione della realtà. In questi cerca di inseguire sempre un buon equilibrio tra coinvolgimento e distacco, come se l’immagine dovesse richiamare la presenza di un’assenza, dalla macchia al reale e viceversa, in bilico tra una figurazione prudente e malinconica ed una inquietante. L’artista s’impone di controllare quello che fa con il gusto e l’intuizione, oltre che trasmettere la scrittura della sua esperienza in ogni suo gesto, inseguendo la perfezione, senza raggiungerla ma cercando sempre di sbagliare meglio. Nelle sue opere Matteo desidera riqualificare con la pittura il suo sguardo, con il gesto di una pennellata istintiva, cercando di fare assumere a questa una durata nel tempo, come se quanto dipinto dovesse continuare a meravigliarlo. Durante la pittura Venturini organizza l’assenza, si occupa di ciò che è in potenza, cerca di essere inattuale per necessità, per conservare un margine di non interpretabilità, di silenzio.

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