ROMANO TAGLIAFERRI

| LA VISIONE E IL SEGNO

A cura di Elena Pontiggia

  • Galleria Biffi Arte

    9 Settembre – 15 Ottobre 2023

Si inaugura sabato 9 Settembre la corposa retrospettiva dedicata al pittore Romano Tagliaferri (1940 – 2006): curata da Elena Pontiggia, la mostra, di impostazione antologica, ricostruisce il lungo e complesso percorso dell’artista, toccandone temi e modalità linguistiche. Originario della provincia di Milano ma vissuto e cresciuto a Piacenza, Romano Tagliaferri è figlio di quella ricca e complessa stagione che fra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta permea la vita artistica piacentina. Fra la sua adesione al Gruppo dei 6 e quella al Gruppo A, Tagliaferri definisce il proprio linguaggio che troverà autorevole eppure autonoma collocazione all’interno della futura Scuola di Piacenza. E’ una pittura che rintraccia in Foppiani, Armodio e Berté, per ammissione dell’artista stesso, i suoi primi riferimenti, da superare e rielaborare in modo originale, con “una tecnica di pittura antica, pre-impressionista, con ricerche di soluzioni prima ad encausto e poi ad olio, tramandate dai grandi maestri del passato”. E’ un linguaggio, come scrive Elena Pontiggia nel saggio introduttivo al catalogo della mostra, figlio di “un viaggio della fantasia ma anche della memoria, una meditazione sulla vitalità della natura e insieme sulla sua incomprensibilità”.
Dalle prime prove degli anni Sessanta, fino alle ultime testimonianze, agli inizi degli anni Duemila, la ricerca artistica di Tagliaferri si sviluppa attraverso un percorso di grande coerenza che dopo una prima esperienza nel solco dell’espressionismo astratto, fra il ’63 e il ‘65 posa sulle cose della vita uno sguardo nuovo, e trascolora dalla verità vera a una realtà “vista con gli occhi di poi”. Nasce un universo di forme sdrucite e di epidermidi slabbrate, in cui saltano i riferimenti spaziali, sinopie di una natura “sfinita dal vivere”, spersa nella memoria di una bellezza remota. Da questo punto di vista Romano Tagliaferri è, soprattutto nell’arco cronologico che si snoda fra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, artista decadente nel senso più vero e colto del termine: decadenza intesa proprio come struttura tematica che innerva la raffigurazione di uno struggente potenziale emotivo. E poi, ancora, l’Oriente, a cui approda negli anni Novanta, in dialogo con l’Occidente in una affettuosa apertura a due mondi diversi ma intimamente legati, e infine i miti nordici fino ai “percorsi immateriali” della cultura contemporanea e delle sue modalità di comunicazione. E’ scrittura complessa, quella di Romano Tagliaferri, figlia di una cultura anche letteraria sofisticata ma nutrita di una affettuosa adesione alle cose del mondo e al loro imperscrutabile incanto.
La mostra è stata organizzata grazie alla generosa collaborazione della famiglia dell’artista e dell’Archivio Tagliaferri.

Catalogo in mostra.

RICHIEDI INFORMAZIONI