VENIERO

| SILENZIOSE STANZE

A cura di Susanna Gualazzini

  • Sala Biffi

    8 Ottobre – 20 Novembre 2022

Veniero: in bilico fra rigore ed emozione
di Susanna Gualazzini

Per me i colori sono degli esseri viventi, degli individui molto evoluti che si integrano con noi e con tutto il mondo. I colori sono i veri abitanti dello spazio
Yves Klein

E’ figlia di quell’ineffabile momento di passaggio in cui il visibile diventa visione, la pittura di Veniero: artista di modi gentili e di pensiero sottile, dopo diversi primi decenni dedicati a una ricerca ancora condotta sul filo del naturalismo, passa a una pittura che trova nella evocazione il proprio esito espressivo. E’ l’approdo a una trascrizione della realtà che perde le sue coordinate figurative per farsi suggestione e cogliere l’essenziale a cuore aperto. Di qui l’uso di campiture pittoriche ampie ma tenute serrate da tensioni interne, da tracce di racconti, gesti, segni, coordinate dal trascolorare delle cromie: i blu, i suoi blu, e i rossi, i suoi rossi. Nelle gradazioni dei blu, fino agli azzurri, tutto il valore trascendente di questo colore, così amato dalla avanguardia pittorica e da chi ne coglie la qualità profonda. Nelle modulazioni dei rossi, che eventualmente scivolano nei rosa, la forza del fuoco e delle terre. Un colore che cerca la luce, e la trova, in un fluire che sembra spontaneo ma in realtà controllatissimo. Perché Veniero è a tutti gli effetti “pittore”, portatore della disciplina del saper dipingere di cui, nello scenario della ricerca artistica contemporanea, è confortante ritrovare traccia. Tutto questo assegna a Veniero un posto solo suo nelle nomenclature artistiche: in bilico fra rigore ed emozione l’artista costruisce, o meglio ri-costruisce, una realtà sotto lo scacco del nostro sentire emotivo: una pittura che si fa metafora della vita, dei suoi inciampi, delle sue malinconie, dei suoi abbandoni, dei suoi desideri. Ed è qui, forse, la parte più vitale della ricerca di questo artista: la pittura di Veniero si offre come luogo aperto all’immaginazione, come formidabile proiezione di uno spazio che può essere solo ed esclusivamente mentale ed è, proprio per questo, libero e potente. Spetta a chi guarda la scelta di volervi entrare e avere il coraggio di sperdersi, con leggerezza.

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