ROBERTO TONELLI

REPERTORIO DEI SILENZI, ANCORA

  • 18 Ottobre  – 1 Dicembre 2019

ROBERTO TONELLI

 

Repertorio dei silenzi, ancora

 

A cura di Stefano Pronti

Inaugurazione | Venerdì 18 Ottobre 2019

L’elogio del silenzio ancora e sempre, come dimensione di spazio-tempo che favorisce la ricerca avviata nella propria interiorità, è il dato più originale della calcografia di Roberto Tonelli; la visione artistica è una contemplazione avvenente del luogo naturale, scelto tra rive di fiumi, campi, alberature solitamente ordinate in filari, cespugli, nuvole, e  in alcuni casi tra percezioni della figura umana. Il suo continuato soffermarsi a osservare, a scoprire un frammento estrapolato dal paesaggio genera una serie di sensazioni, che vanno a condensarsi poi, in buona parte, nel poetico titolo dell’opera finita. L’acutezza della visione connessa a una emozione si condensa nella rappresentazione sulla lastra. Questo è il senso della mostra di Roberto Tonelli alla Biffi Arte.

Le opere di diverso formato esposte alla mostra si distendono nella sala come un percorso che riserva suggestioni di luoghi visti in natura ma non effettivamente guardati, e lo sviluppo di equilibrati virtuosismi pittorici, come gli effetti della neve, della luce notturna e del sole abbagliante. La magia dell’incisione della lastra, le sue morsure e le sue inchiostrature si vedono esaltate in questa antologica, che consegna al pubblico i risultati di una ricerca quasi trentennale, innestata in una intensa sensibilità artistica. Alla mostra viene affiancato un catalogo, che mette in vetrina le considerazioni dell’artista e offre una ulteriore lettura critica dalle opere e della tecnica da parte di Stefano Pronti, storico dell’arte collaudato.

Questa mostra segna l’apice della produzione artistica di Roberto Tonelli, che ha avuto anche riconoscimenti nazionali autorevoli e ha rimesso sulla strada maestra dell’incisione sia la fondamentale tecnica disegnativa come prodigio della mano guidata dal cuore sia la delicata percezione della natura, insopprimibile nel rapporto con la vita umana nei suoi eterni cicli, soprattutto nel nostro tempo di vita inesorabilmente urbanizzata.

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