GIOVANNI BRUNO
Usura e Memoria del tempo
8 Giugno – 30 Giugno 2019
GIOVANNI BRUNO
Usura e Memoria del tempo | a cura di Susanna Gualazzini e Silvano Lodi
Genovese di origine, Giovanni Bruno dedica la propria ricerca artistica alle tracce che il tempo consegna alla materia: esemplare il lavoro sulle carte a vetro, umili e residuali, raccolte dall’artista da artigiani e carrozzieri, e restituite con una nuova bellezza, memoria di un tempo rinnovato. Sono lavori figli di un inesausto esercizio di trasformazione: spaccare, lisciare, levigare, sbriciolare, un processo ossessivo di consunzione e ricostruzione.
Nelle opere su carta, il concetto di temporalità viene esplorato attraverso la scrittura, citazione letteraria (T.S. Eliot, Ezra Pound, Garcia Lorca) o filosofica (Nietzsche): rigorosamente a matita, strumento che ancora contiene il concetto di usura, la scrittura si fa segno euritmico, trama fitta di ritmi antichi, poesia di una gestualità che esprime la connessione profonda fra spazio esterno e spazio interno.
Giovanni Bruno è nato a Busalla (Ge) il 4 giugno 1961.
Diplomato al Liceo Artistico di Genova nel 1980, termina gli studi di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano nel 1984.
Dal 1987 si dedica completamente all’arte e inizia l’attività di ricerca, in cui l’indagine pittorica è integrata alle esperienze acquisite negli anni nell’ambito della scenografia, dove il confronto è con lo spazio scenico e la tecnologia dei materiali.
Inizia presto il lavoro di ricerca sul concetto di usura nella materia, che diventa pittura, mentre il segno che in molte opere di Bruno, è scrittura, si sfuma per diventare euritmica memoria del tempo.
Insegna Scenografia Teatro al biennio specialistico di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Vive e lavora a Milano.